Rete Dasi: 25 aprile ieri oggi e domani, dalla Costituzione nata dalla Resistenza l’attualità del diritto di asilo
“Tutte le vite valgono”. Ieri, quando l’Europa era prigioniera del nazifascismo e non appartenere alla ‘razza ariana’ era una colpa; oggi, quando essere nati dalla parte sbagliata del mondo è una condanna. Oggi come ieri siamo di fronte a una negazione della dignità, a una riduzione della persona a cosa, perlopiù nell’indifferenza e nell’assuefazione generale. Come ha dichiarato un migrante incontrato dalla giornalista del TG1 Stefania Battistini, «Hitler non è morto, Hitler è ovunque». E ancora: «Siamo esseri umani, non animali».
Nella Festa della Liberazione che ci si appresta a celebrare viene proposto un video messaggio — realizzato dall’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà) e visibile e condivisibile a questo link: https://youtu.be/Vup1gK68-9c — e una giornata nazionale di digiuno per rinnovare con forza la richiesta di porre fine ai respingimenti da Italia, Slovenia, Croazia e l’invito all’Europa ad “aprire” a donne, uomini, minori della Rotta balcanica.
Da metà gennaio oltre 400 persone ogni giorno hanno partecipato al digiuno a staffetta promosso dalla Rete DASI (Diritto Accoglienza Solidarietà Internazionale) del Friuli Venezia Giulia per chiedere: a tutti i Governi dell’Unione Europea e in primis al Governo italiano di porre immediatamente fine ai respingimenti, a causa dei quali migliaia di persone vengono rigettate in Bosnia, dopo aver subito violenze e vessazioni ampiamente documentate, in aperta violazione delle leggi europee e della Costituzione della nostra Repubblica che tutelano il diritto d’asilo;
di attuare un piano di ricollocamento tra tutti i Paesi UE dei rifugiati bloccati in Bosnia che permetta un’effettiva protezione e alleggerisca la Bosnia, Paese con risorse limitate;
di aiutare la Bosnia a realizzare un progressivo programma di accoglienza e protezione dei rifugiati adeguato alle sue possibilità, escludendo la creazione, finora invece favorita, dei campi di confinamento.
Dall’alba al tramonto del 25 aprile, come gesto di vicinanza con chi soffre in Bosnia e sui confini, viene riproposta una nuova giornata di digiuno in 100 piazze d’Italia dove nelle iniziative della Resistenza si chiederà il rispetto dell’art. 10 della nostra Carta costituzionale.