Ritorna il festival Os Mos Boboros per ricordare don Gilberto Pressacco
L’idea. La bocca (OS: voce, parola, cibo), le tradizioni (MOS: il costume, la memoria e il cuore di una terra), il timore (BOBORÒS: le paure ataviche di un territorio, che da un lato lo bloccano, dall’altro lo aprono alla speranza) sono le parole chiave di un percorso pluriennale ispirato alle ricerche storiche di don Gilberto Pressacco.
Il Festival intende promuovere una riflessione sui temi che incrociano il futuro del territorio del Friuli delle Risorgive, incistato tra lagune sonnolente e magre terre di “riordino”, avvolto dalla limpidezza delle acque e segnato da ordinati filari di viti e dal greto assolato del rapace
Tagliamento. Qui è terra di poeti, di rustici visionari e di amanti della vita. Di buon cibo e buon bere. Terra nascosta allo sguardo e avida di carezze. Languida e solenne, sacra e impudìca.
Gli eventi. Un appuntamento annuale, in coincidenza con il solstizio d’estate, nel pieno del rigoglio della natura. Quattro serate tra cultura, natura, musica e gastronomia alla scoperta di un territorio prezioso.
Il festival si apre martedì 20 giugno alle 20:45, nella sala consiliare del municipio di Camino al Tagliamento con una serata per Riscoprire il territorio tra intrecci di terra e acque. Alessandro Fontana, geologo dell’Università di Padova, racconterà come il fiume Tagliamento nel corso dei secoli ha modellato il territorio. Lo storico Pier Giorgio Sclippa illustrerà i suoi studi sull’evoluzione del territorio in una zona a noi molto vicina, quella di Rosa di San Vito. Luigina di Giusto, studiosa di toponomastica, guiderà alla scoperta dei nomi dei luoghi e di come questi ci possono raccontare la storia di un territorio.
Il festival continua mercoledì 21 giugno, quando il salone centrale del Ristorante da Bepo di Bugnins diventerà lo scenario di uno speciale convivio intitolato Con le parole dissodo le zolle… e affiorano i tesori! in cui lo chef Germano Pontoni proporrà piatti a base di prodotti delle terre di Risorgiva e lo scrittore Angelo Floramo guiderà i presenti in un viaggio nel tempo tra storia, credenze e tradizioni del Medio Friuli.
Giovedì 22 giugno l’appuntamento è all’imbrunire (alle 21:00), quando ci ritroveremo sul sagrato dell’antica chiesa di Santa Maria di Pieve di Rosa, un tempo luogo di passaggio di viandanti e pellegrini diretti all’antico guado del Tagliamento. Con il reading letterario intitolato Peraulis di Tiere i giovani attori della compagnia teatrale codroipese Zerotraccia, diretta da Monica Aguzzi, faranno rivivere le parole degli scrittori friulani che nelle loro opere hanno descritto le terre di risorgiva: da Pasolini a Giacomini, da Maniacco a Bartolini e molti altri. I brani saranno accompagnati dalle improvvisazioni musicali di Marco Bianchi (chitarra), Geremy Seravalle (tastiere) e Sara Della Mora (voce).
Venerdì 23 giugno alle 20:45 nella corte della Villa Savorgnan Minciotti ospiterà lo storico Furio Bianco per la serata conclusiva dal titolo Terribile fu l’antagonismo dei nostri contadini in quel plumbeo ‘500, in cui saranno rievocate le drammatiche vicende delle sommosse popolari del Cinquecento, snodo cruciale della storia del Friuli, accompagnate dalle improvvisazioni al pianoforte di Giorgio Cozzutti.
La manifestazione è organizzata dall’associazione Boboros ODV, che persegue finalità di promozione culturale e dibattito pubblico favorendo la riflessione sui temi che incrociano il futuro di un territorio come quello del Friuli delle risorgive, a partire dalle audaci ricerche di don Gilberto Pressacco.
Il festival di quest’anno ha come filo conduttore il tema della Terra (Tiere) e fa parte di un ciclo inaugurato nel 2022 con l’edizione dedicata alle Acque (Aghis). Nelle prossime edizioni i temi saranno i Claps (Sassi – 2024) e il Misteri (Mistero – 2025).
La serata del 21 giugno è riservata agli invitati mentre le serate del 20, 22 e 23 giugno sono aperte al pubblico con ingresso libero. Il programma aggiornato è disponibile sul sito www.boboros.it