Ritratti e testimonianze dell’Italia civile. La vita e l’impegno politico di Argentina Altobelli

L’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione presenta, all’interno del proprio ciclo di eventi “Ritratti e testimonianze dell’Italia civile”, la figura di Argentina Altobelli attraverso la sua vita e il suo impegno politico.

Ospite dell’evento e relatrice sarà la professoressa Silvia Bianciardi dell’Università degli Studi e-Campus, autrice di numerosi studi biografici sulla Altobelli. L’incontro avrà luogo venerdì 9 giugno alle ore 17.30 e sarà trasmesso in streaming su piattaforma Zoom. Tutti i dettagli sulla pagina Eventi del sito istituzionale dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (www.ifsml.it)

Argentina Altobelli nasce a Imola nel 1866 e all’età di 20 anni si laurea alla facoltà di giurisprudenza di Bologna. Nella città felsinea si impegna attivamente nell’attività politica e sindacale, con la organizzazione di una società operaia femminile. Entra inoltre a far parte della commissione esecutiva della Camera del lavoro, sposando così l’ideale socialista e individuando nella causa del riscatto dei lavoratori della terra il movente della propria adesione, e nel 1902 contribuisce alla fondazione della Federazione nazionale dei lavoratori della terra (Federterra).
A partire dal 1912 il suo impegno si concentra nell’ambito del Consiglio Superiore del lavoro in qualità di rappresentante dei lavoratori della terra, all’interno del quale, proprio grazie al confronto tra datori di lavoro, rappresentanti del sindacato e deputati, furono elaborati i primi provvedimenti di legislazione sociale che costituirono i primordi del moderno “diritto del lavoro” in Italia.
Significativo ed importante fu l’impegno a favore di alcune categorie del lavoro particolarmente marginali e difficili da difendere come ad esempio le lavoratrici del riso o “mondine”, categoria che fu sempre al centro dell’attenzione della Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra dalla nascita fino al suo scioglimento con l’affermarsi del Fascismo.
Fautrice di molte battaglie per l’emancipazione femminile, compresa quella per il divorzio, Argentina Altobelli dedica buona parte del suo impegno al miglioramento delle condizioni dei più umili, primi tra tutti i lavoratori e le lavoratrici della terra, battendosi sul terreno dei diritti, delle normative e dei miglioramenti salariali, con particolare attenzione all’universo bracciantile e a quello mezzadrile.
Negli anni ‘20 contrastò lo squadrismo fascista e cercò di difendere l’organizzazione fino a quando, con le leggi fascistissime, dovette allontanarsi dalla vita politica attiva.
Si impegnò sempre, anche attraverso la collaborazione con i vecchi compagni, a tenere viva la memoria delle lotte e delle battaglie della Federterra , con gli scritti e le numerose testimonianze autografe lasciate.
Muore a Roma il 26 settembre 1942.