Ritratto di Mattarella e Bandiera Ue oscurati da CasaPound nella sala comunale di Trieste, è bufera

Hanno scatenato un’ondata di indignazione nazionale  l’oscuramento del ritratto di Sergio Mattarella e della bandiera dell’Unione europea, operati sabato scorso da CasaPound all’interno del Municipio giuliano, nello spazio che era stato richiesto e ottenuto dai neofascisti per lo svolgimento del proprio comizio in vista delle europee. Un comportamento, quello dei militanti di estrema destra, che ha avuto eco anche a livello nazionale. Dopo le parole durissime del leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni   è intervenuta  anche la senatrice del Pd, Tatjana Rojc, che ha presentato una interrogazione urgente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Ho chiesto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso una interrogazione urgente, di chiarire in Parlamento l’incresciosa vicenda che ha visto il Movimento neofascista CasapPound oltraggiare in modo vergognoso il Capo dello Stato, occultantandone artatamente l’immagine che deve essere esposta nei pubblici uffici. Gli esponenti di CasaPound hanno inoltre dileggiato il simbolo dell’Unione europea. Sono atti inqualificabili su cui è necessario fare chiarezza, anche per evitare il ripetersi di episodi che gettano discredito sulle Istituzioni”. Così la senatrice del Pd Tatjana Rojc, che ha deciso di portare nelle aule del Senato “l’ignominiosa offesa al presidente Mattarella”, che si è verificata sabato scorso all’interno del Municipio, nello spazio che era stato richiesto e ottenuto dai neofascisti di CasaPound per lo svolgimento di un comizio in vista delle europee, dove è stato oscurato il ritratto di Sergio Mattarella. Rojc ha chiesto a Conte di intervenire, “anche attraverso la Prefettura di Trieste per capire come sia stato possibile da parte di CasaPound compiere gesti così sprezzanti, dopo l’autorizzazione concessa dal Comune di Trieste di svolgere una manifestazione elettorale in un locale del Municipio”.

Dure anche le prese di posizione a Trieste, il consigliere regionale PD ed ex sindaco  Roberto Cosolini si sfoga e riporta i quotidiano locale Il Piccolo dichiara: «È troppo attendersi dal sindaco Roberto Dipiazza una chiara parola di condanna? Eppure anche lui ha giurato sulla Costituzione. Dovrebbe difenderne la natura antifascista, assieme alle istituzioni repubblicane. Ne è capace? ».