Salute: al via screening su 50mila anziani potenzialmente fragiliFvg primo in Italia a mappare intero territorio regionale
Dal 1 aprile è in corso in tutto il Friuli Venezia Giulia uno screening condotto dalle aziende sanitarie su un campione di 50mila anziani con più di 75 anni. Obiettivo dell’indagine, che si svolge telefonicamente, è far emergere situazioni di potenziale fragilità per attivare percorsi di prevenzione e presa in carico. Prisma 7, questo il nome del progetto, è stato presentato oggi nel palazzo Regione di Udine. Il Friuli Venezia Giulia è al decimo posto fra le regioni più anziane dell’Unione Europea in quanto il 26% della popolazione ha più di 65 anni. La Regione sarà la prima in Italia a promuovere su tutto il territorio regionale un percorso di conoscenza che possa rilevare la fragilità e far emergere disturbi o disagi sottovalutati o non riconosciuti, ma anche, come sottolineato nel corso della presentazione, mappare il fenomeno e orientare risorse e politiche di intervento adeguate.
Prisma (Programma di Ricerca sull’Integrazione dei Servizi per il Mantenimento dell’Autonomia) è un questionario composto da sette domande, elaborato da gruppi di ricercatori universitari del centro St. Augustin de Beauport del Québec (Canada) e del Centro di ricerca sull’invecchiamento dell’Istituto Universitario Geriatrico e finanziato dalla Canadian Health Services Research Foundation in collaborazione con il fondo di ricerca di salute e con il ministero della Sanità e Servizi sociali del Quebec. Il programma è già stato sperimentato nel Regno Unito e in Italia, anche se su campioni di popolazione ristretta, con ottimi risultati.
In Friuli Venezia Giulia la sperimentazione è partita lo scorso anno, in quattro distretti: il distretto di Valmaura per l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, il distretto 3 di San Daniele per l’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 Alto Friuli, il distretto di Cividale per l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e il distretto Valli e Dolomiti friulane per l’Azienda per l’assistenza sanitaria 5 Friuli occidentale.
La fase sperimentale ha coinvolto circa 23mila anziani di cui il 60%, pari a circa 12.000 persone, ha risposto volentieri alle domande. Quasi 5.000 persone, il 38 % degli anziani intervistati, è risultato potenzialmente fragile.
La nuova fase dello screening coinvolge circa 50mila anziani, residenti su tutto il territorio regionale. L’Ufficio statistica della Direzione generale ha elaborato un piano di campionamento, stratificato per comune, distretto e genere. Le interviste sono iniziate il 1 aprile e termineranno presumibilmente il 31 ottobre.
Il questionario si articola in sette semplici domande a cui l’intervistato può rispondere con un sì o con un no. I distretti possono ricontattare direttamente la persona per ulteriori approfondimenti. Se l’anziano lo consente, l’esito dello screening può essere trasmesso al medico curante in modo da agevolare l’avvio di un percorso di miglioramento della vita quotidiana, ricorrendo alle cure attraverso le strutture territoriali e non negli ospedali.
L’indagine è condotta attraverso il call center regionale per la salute. Gli operatori effettuano le chiamate per conto dei distretti delle Aziende sanitarie utilizzando il numero telefonico 040-064783 dal quale, se necessario, rispondono anche per fornire chiarimenti sul motivo della chiamata (se richiesto dalla persona contattata o da un suo familiare). Le eventuali chiamate per informazioni possono essere effettuate da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19.
L’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) ha avviato la gara per la stampa di 3.600 locandine e 150.000 brochure che verranno distribuite in farmacie, studi medici, distretti e uffici relazioni con il pubblico delle Aziende sanitarie.
L’attività di screening è promossa e coordinata dall’Area politiche sociali della direzione regionale Salute, Politiche sociali e Disabilità ed è stata attribuita alle Aziende del Servizio sanitario regionale attraverso le linee annuali per la gestione del servizio sanitario e sociosanitario regionale (anno 2019).