Salute. Capozzi (M5S): Riccardi commenta solo le classifiche a lui più comode

“A certe situazioni siamo abituati da ormai sette anni, ma quanto avvenuto questa settimana diventa oltremodo emblematico. Di fronte a due classifiche, entrambe autorevoli e basate su dati e pareri di medici ed esperti, ovvero quella di Newsweek e quella del ministero della Salute, l’assessore Riccardi si accontenta di ricordare che due nostri ospedali sono stati inseriti in una classifica che comprende 2.400 strutture di tutto il mondo, dimenticando però i resoconti ministeriali”.

Lo rimarca, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), commentando lo stato della sanità regionale in base a quanto emerso dai dati resi pubblici nel corso di queste ultime settimane.

“Premesso che queste graduatorie non possono mettere in cattiva luce i nostri professionisti, ai quali va tutto il nostro ringraziamento per gli sforzi e la capacità di affrontare le gravose condizioni in cui operano, una testata autorevole come Newsweek – aggiunge l’esponente pentastellata – ha stilato la propria classifica prendendo in considerazione 2.400 ospedali di circa 30 Paesi, non per forza i migliori. Per il Friuli Venezia Giulia sono stati selezionati quelli di Udine e Pordenone: ecco perché non si hanno notizie degli altri nosocomi regionali che, magari, potrebbero avere anche parametri migliori dei due citati”.

“Nonostante la selezione, l’ospedale udinese è risultato il trentatreesimo dei centrotrenta selezionati in Italia, mentre quello di Pordenone – dettaglia Capozzi – si è assestato in quarantaseiesima posizione. Sarebbe stato curioso se, su 130 ospedali complessivi, non ne fossero stati selezionati anche due della nostra Regione per confrontarli con gli altri”.

“Affiancando quelli regionali agli altri 2.400 ospedali scelti, i parametri ci dicono – sottolinea la rappresentante del M5S – che 26 strutture colombiane sulle 59 scelte di quel Paese, oppure 16 realtà thailandesi su 30 selezionate, così come 22 malesiane su 49, ma soprattutto 25 ospedali austriaci su 28, hanno totalizzato punteggi migliori dei nostri. Forse, considerata da questa prospettiva, la situazione del nostro Sistema sanitario regionale non è tanto rosea come si sforza di dipingerla Riccardi, assessore competente in materia da ormai 7 anni”.

“Quella che, per decenni, aveva costituito un’autentica eccellenza in Italia si sta purtroppo collocando sempre più su posizioni di medio livello. Questo è anche il responso del ministero della Salute – prosegue l’intervento – che ha analizzato 88 indicatori relativi ai tre macro-livelli (o macro-aree) di assistenza (Prevenzione collettiva e Sanità pubblica, Assistenza distrettuale e Assistenza ospedaliera), ai singoli Lea a essi afferenti e ai percorsi diagnostico-terapeutico assistenziali (Pdta) che riguardano più livelli di assistenza. In questo caso, la nostra Regione si è classificata al nono posto, ma la situazione di sofferenza del sistema è evidente a causa del punteggio basso ottenuto dai nostri ospedali. Secondo il ministero della Salute le strutture regionali si classificano infatti al 14° posto nazionale e meglio di noi hanno fatto Regioni del Sud come Sicilia e Puglia, o anche altre come Abruzzo, Umbria, Liguria e Marche, tutte ordinarie e inserite nel tanto bistrattato Sistema sanitario nazionale”.

“Chissà – conclude Capozzi – se anche Fedriga, come il suo collega lombardo, ritiene inaccettabili queste classifiche ministeri?”.