Salvato con dall’elicottero del 118 un giovane nel torrente Arzino. Stava per essere trascinato dalle acque gelide
Sbagliando si impara, rischiava infatti di fare la fine dei 3 giovani annegati nel Natisone, il quindicenne residente in provincia di Verona soccorso e salvato ieri in val d’Arzino nel comune di Vito d’Asio. Il giovane stava procedendo nel torrente Arzino perché voleva raggiungere una forra ma ad un certo punto la portata d’acqua è repentinamente aumentata come pure la forza della corrente impedendogli di tornare sui suoi passi e di fatto imprigionandolo in quella che poteva diventare una trappola mortale. Fra l’altro l’acqua del torrente è molto fredda aumentando il rischio. Ma questa volta contrariamente al brutto episodio del Natisone, i soccorsi, o meglio il loro coordinamento, ha funzionato in maniera impeccabile e dopo che lo stesso giovane aveva chiesto aiuto tramite il 112, l’elicottero del 118 è partito immediatamente e il giovane è stato recuperato con il verricello. Inutile dire che i tempi del soccorso in casi come questo sono fondamentali perché il rischio che il repentino aumento del livello dell’acqua, tipico dei torrenti, possa trascinarti senza possibilità di scampo e alto. Il giovane poteva essere trascinato dalla corrente venendo inghiottito dalla forra. Certo ogni episodio di soccorso ha delle caratteristiche diverse e per questo esistono procedure e protocolli, ma valutando oggi quello che è accaduto. è altamente probabile che se nel caso del Natisone fosse arrivato l’elicottero del 118 a pochi minuti di volo, anzichè quello dei Vigili del Fuoco da Venezia quelle tre vite strappate prematuramente potevano essere salvate.