Sanità: Pd Fvg, Riccardi continua peggio di prima. Liva e Spitaleri: a nostre proposte zero ascolto e meno dialogo
Riccardi comincia male, anzi continua peggio di prima se nella sua prima dichiarazione si preoccupa di dare i voti all’opposizione: è la solita arroganza che nemmeno Fedriga è mai riuscito a frenare, nonostante il suo ex vicepresidente fosse il vero punto debole della giunta. Il Pd ha fatto proposte, ha provato a collaborare soprattutto al tempo del Covid, e il risultato è stato zero ascolto e meno dialogo. Stessa sorte hanno avuto i sindacati. Ora Riccardi chiede tregua e pace, perché sa che stavolta i nodi arrivano al pettine, che non ci sarà un’altra pandemia a nascondere i suoi fallimenti. E’ vero che la salute non è né di destra né di sinistra, come le malattie, il caldo e il freddo, l’alto e il basso, ma lo sono gli assessori e si distinguono dalle loro politiche. Le politiche che indeboliscono la sanità pubblica a vantaggio di quella privata sono di destra esattamente come è di destra Riccardi”. Alle prime dichiarazioni dell’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, replicano congiuntamente il segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva e il coordinatore della Segreteria Salvatore Spitaleri.
I due esponenti dem rimproverano a Riccardi “una marea di soldi a diposizione e offerta di servizi peggiori, abbandono del territorio e sempre nuove promesse di occuparsene, scaricabarile perpetuo a cominciare dal personale, fallimento totale di Arcs che doveva essere il cuore di una riforma fasulla. Noi critichiamo i risultati della sua gestione, lo stato dei Pronto Soccorso, delle liste di attesa. la disaffezione e stanchezza del personale sanitario pubblico”.
“Ovvio che Riccardi preferirebbe un’opposizione bonaria che passi sopra agli ultimi 5 anni – aggiunge Liva – muta su una sanità sottofinanziata e con pochi operatori poco valorizzati e pagati. Ci rincresce ma i reclami qualcuno dovrà pur recapitarglieli. Per la propaganda e i signorsì ci pensa da solo”.