Schiarita nel centrosinistra, si consolida la coalizione. Resta fuori il “Terzo Polo” con Rosato che si sospetta faccia l’occhiolino a Fedriga

Il 20 dicembre scorso scrivevamo amareggiati, riferendoci alle trattative per regionali Fvg e comunali che vi era la possibilità dell’ennesimo psicodramma in campo progressista sulla falsariga di quanto accaduto a livello nazionale a settembre scorso, quel correre divisi che ha facilitato la vittoria della destra targata Meloni. Temevamo si ripercorresse lo stesso schema dei veti, delle divisioni, dei paletti falsamente programmatici con l’aggiunta locale delle antipatie personali. Per fortuna il buonsenso sembra aver prevalso, usiamo il condizionale perché esperienza insegna che fino al momento della presentazione delle liste, anzi del voto, le piroette in questa politica del terzo millennio sono sempre possibili. Così alla fine, sia per le regionali che alle comunali del capoluogo friulano, una certa unità progressista si è consolidata e con questa la possibilità di rendere possibile una competizione in cui certamente si parte svantaggiati ma che almeno lascia delle possibilità di affermazione. Certo Udine è più contendibile, ma andare sparpagliati contro Fedriga sarebbe stato arrendersi senza combattere. Ovviamente qualche pezzo resterà fuori e alla fine, in nome della chiarezza, potrebbe essere più un bene che un male. É il caso del cosiddetto Terzo Polo che le ha tentate tutte per creare zizzania con i suoi veti strumentali e spregiudicati, ma che alla fine, si trova fuori costretto a cercare sponde in altri innaturali lidi. A tale proposito è durissima la presa di posizione odierna del Partito Democratico che in una nota a firma congiunta Moretti-Spitaleri attacca con durezza il renziano presidente di Italia Viva Ettore Rosato, che nella sua qualità di triestino doc e spesso in difformità al pensiero dei suoi stessi sodali,  tira le fila del Terzo Polo in Fvg. Scrivono Moretti e Spitaleri in qualità, rispettivamente, di capogruppo consiliare regionale e coordinatore della segreteria regionale: “L’attacco al Pd dell’on. Rosato è un ritornello che ripete ormai in automatico, una foglia di fico dietro cui c’è una realtà inconfessabile: vuole trasformare il Terzo Polo regionale da forza moderata e centrista in una costola della destra di Salvini e Meloni. Avevamo tenuto aperta la porta fino all’ultimo e oggi prendiamo atto che l’unico requisito posto dal Pd per una coalizione larga e inclusiva, cioè essere alternativi a Fedriga, non piace all’on. Rosato. Con buona pace delle coordinatrici di Italia Viva e Azione che, dopo una lunga storia nel centrosinistra, ora sono costrette alla desistenza a Riccardi e alla destra più reazionaria. Noi, che il centrosinistra riformista lo incarniamo, ci rivolgiamo subito agli elettori centristi e moderati che Rosato vuole portare in dote a Fedriga: l’alternativa è nel Pd. Un partito che ha sempre sostenuto il dialogo, dandone prova a Udine dove alle elezioni comunali sosteniamo il candidato civico De Toni senza metterci alcun cappello sopra. Lo stesso vale per le ultime comunali di Ronchi e Codroipo, dove abbiamo confermato la nostra coerenza”.