Segnali di geopolitica: Accordo fra Iran e Aiea sulla sorveglianza dei siti nucleari. Teheran aveva limitato le ispezioni
Che sia un segnale o meno a certi ambienti dell’Islam non è certo, ma di sicuro il fatto che l’Iran e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) abbiano raggiunto un accordo per la manutenzione delle apparecchiature di sorveglianza dell’agenzia, alle quali Teheran ha limitato l’accesso dall’inizio di quest’anno, è fattore distensivo. “Agli ispettori dell’Aiea è consentito riparare le apparecchiature identificate e sostituire i loro supporti di memorizzazione, che saranno tenuti sotto il sigillo congiunto dell’Aiea e dell’Aeoi (l’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, ndr) nella Repubblica islamica dell’Iran. I modi e i tempi sono concordati dalle due parti”, recita un comunicato congiunto. L’annuncio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, il cui direttore generale Rafael Grossi a Teheran ha incontrato Mohammad Eslami dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, arriva dopo che l’Aiea aveva denunciato una mancanza di cooperazione. Secondo quanto trapelato, Aiea non avrà ancora accesso ai dati della telecamera, ma a febbraio Teheran si è impegnata a fornirli se i colloqui per salvare l’accordo internazionale del 2015 avranno successo. Grossi, che fa il suo secondo viaggio in Iran quest’anno, assicura così la continuità del monitoraggio del programma nucleare iraniano. “Sono contento di dire che oggi siamo stati in grado di raggiungere un risultato molto costruttivo, relativo alla continuità dell’operazione della strumentazione dell’agenzia qui”, ha detto Grossi. Eslami ha descritto i negoziati come “puramente tecnici”, senza spazio per la politica. Ha detto anche che Grossi tornerà presto in Iran in vista “della prossima Conferenza generale sull’energia nucleare a Vienna” che inizierà inizierà il 20 settembre. “Nel quadro della cooperazione esistente, le due parti hanno deciso di mantenere le loro reciproche interazioni e incontri ai livelli pertinenti”, si legge nella nota. Grossi “si recherà prossimamente anche a Teheran per tenere consultazioni ad alto livello con il governo della Repubblica islamica con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Iran e AIEA in diversi campi e discutere questioni attuali di reciproco interesse”. Non è stato precisato se Teheran consegnerà copie delle vecchie registrazioni, che in precedenza aveva minacciato di distruggere. “Le memory card sono sigillate e tenute in Iran, come routine. Nuove memory card saranno installate nelle telecamere, questa è la routine nel sistema di monitoraggio dell’agenzia”, ha detto Eslami. L’Aiea era preoccupata che i dati si sarebbero persi se la capacità di registrazione degli strumenti si fosse saturata. L’Iran ha limitato l’accesso ad alcuni dei suoi impianti nucleari per gli ispettori dell’Aiea a febbraio, secondo una legge approvata dal suo parlamento a dicembre. Un compromesso era stato negoziato per garantire un certo grado di supervisione, ma è scaduto a giugno. Il nuovo accordo offre una tregua alle grandi potenze, che stanno cercando di resuscitare l’accordo di Vienna, silurato nel 2018 dalla decisione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirarsi da esso e ripristinare le sanzioni statunitensi. In risposta, l’Iran si è allontanato dalla maggior parte dei suoi impegni. I colloqui sono stati aggiornati il 20 giugno, due giorni dopo la vittoria dell’ultraconservatore presidente iraniano Ebrahim.