Serena Pellegrino. Alleanza Verdi e Sinistra. Inaccettabile l’idea di autonomia differenziata del ministro Calderoli
“Mi batterò politicamente, nelle istituzioni e nelle piazze con i cittadini, come molti colleghi di Opposizione, contro l’inaccettabile e pericoloso disegno di legge presentato dal ministro per gli Affari regionali della Lega Roberto Calderoli”: lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, all’indomani della manifestazione contro l’autonomia differenziata che si è svolta a Trieste, organizzata da ANPI, CGIL e Comitato NO AD, parallelamente ad analoghe iniziative in molte altre città del Paese.
“Siamo di fronte ad un meccanismo per mezzo del quale il Governo dà seguito all’iniziativa di richiesta delle Regioni a statuto ordinario e, dopo un passaggio meramente consultivo alle Camere, attribuisce loro autonomia legislativa su materie di competenza concorrente e di competenza esclusiva dello Stato: scuola, lavoro, ricerca, ambiente, salute, sanità, commercio solo per citarne alcune. In aggiunta alle nuove competenze – prosegue la Vice Presidente della IV Commissione – le regioni potranno anche trattenere il gettito fiscale, che quindi non verrebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive.”
Conclude Pellegrino: “Il modello di gestione della sanità che in Friuli Venezia Giulia stiamo contestando con tutte le nostre forze si applicherà, in forza delle mutate competenze, anche nel sociale, nella scuola, nell’ambiente, e via dicendo. In un mondo dove anche l’UE comincia a avere problemi in un Pianeta sempre più globalizzato, ci troveremo, in estrema sintesi, 21 piccole patrie con ordinamenti e interessi che potranno anche collidere fra loro. È incredibile come le forze politiche che spingono per questo smembramento dell’Unità nazionale, costato le vite di milioni di persone immolate sull’altare della Patria, portino come simboli e idiomi fiamme e Italia all’interno dei loro simboli, fra tutti Fratelli d’Italia, Forza Italia e Italia Viva o Coraggio Italia.”