Sergo M5s: “Disattesa un’altra promessa per gli ascensori della stazione di Udine”

“Dovevano essere attivi entro Pasqua gli ascensori per rendere accessibili alcuni binari della stazione di Udine, nemmeno tutti, ma ad oggi gli impianti sono ancora fuori servizio”. Lo denuncia il coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “La scadenza indicata da RFI era stata resa nota dal sindaco Fontanini, che più di inviare una mail non è riuscito a fare, con i risultati che vediamo dal 2019, anno in cui sono partiti i lavori – continua Sergo -. Fontanini qualche mese fa minacciava di chiedere i danni di immagine. Ora avrebbe una grande occasione, vista l’ormai costante presenza a Udine del suo leader di partito Salvini, che a tempo perso sarebbe anche ministro delle Infrastrutture e Trasporti, a cui può far presente la richiesta di danni”. “In occasione dell’apertura al pubblico dei nuovi servizi igienici della stazione, per i quali ci sono voluti 16 mesi di lavori, invece dei sei previsti, è stato sottolineato come ci sarebbe voluto ancora ‘qualche giorno’ per gli ascensori che serviranno i binari 1, 5 e 6 – conclude Sergo -. Non si conoscono i motivi di questo ennesimo ritardo e i passeggeri sono alquanto preoccupati di sapere che ci vuole ancora ‘qualche giorno’, visto che è una cantilena che sentono dire dal 2019. Bene che si lavori per la sicurezza degli utenti, ci attendiamo solo che il tutto si risolva e chi ne è responsabile paghi per questa situazione. Ma soprattutto continuiamo a ribadire che anche dovessero entrare in funzione questi due impianti rimarrebbero gli altri due per collegare l’altra metà di binari. Per questi non sono nemmeno iniziati i lavori”. “Sarebbe interessante capire da Salvini, che è Ministro da sei mesi, in quanto tempo pensa di costruire un ponte sullo Stretto di Messina, se in sei mesi non è stato in grado di collaudare questi ascensori di un piano – rimarca l’esponente M5S -. Lo stesso Salvini che, in una delle precedenti visite a Udine, ha promesso di trovare i finanziamenti per il superamento dei passaggi a livello. Peccato che nel Contratto di Programma firmato lo scorso dicembre i fondi che dovevano essere reperiti a partire dal 2022 siano stati spostati al 2024, ma forse a insaputa del ministro… Comunque, se il titolare di Infrastrutture e Trasporti vuole risolvere la situazione, basta che anticipi la data all’anno corrente, ma immaginiamo che sappia come fare”.