Suicidio assistito: una società matura non punisce chi chiede dignità

“La frase di Leonardo Sciascia “…a un certo punto della vita non è la speranza l’ultima a morire, ma il morire è l’ultima speranza” fu spesso citata da Beppino Englaro ed è tragicamente ancora attuale per la cittadina Martina Oppelli. Sono trascorsi molti anni da quando la Corte Costituzionale invitò il Parlamento a legiferare sull’eutanasia. Parlamenti ignavi e crudeli non lo hanno però ancora fatto. È una vergogna inaccettabile. Di fronte alla richiesta di Martina Oppelli affetta da malattia progressivamente gravemente invalidante e umiliante, opporre sofismi legali come quelli della commissione di medici e del Tribunale di Trieste, che oggi le hanno negato il diritto di una morte dignitosa obbligandola a ulteriori sofferenze, non può che dirsi una mancanza di rispetto per la “persona” e un’inaccettabile crudeltà. Questa vicenda dimostra la necessità di una più matura riflessione bioetica in politica, in giurisprudenza e in medicina. Come Open Sinistra FVG continueremo ad impegnarci traendo ispirazione e forza dalle azioni che associazioni come la Luca Coscioni e la Consulta Nazionale di Bioetica promuovono coraggiosamente da anni.”
Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG.