Terapie intensive, De Carlo e Sut (M5s): “interrogazione parlamentare per fare chiarezza”

“Quanto denunciato nei giorni dall’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani in merito alla gestione Covid nella nostra regione va assolutamente esaminato con la massima attenzione. Al riguardo, oggi abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del MoVimento 5 Stelle FVG, Sabrina De Carlo e Luca Sut.

“Ascoltare chi è da un anno in prima linea contro il virus è fondamentale. È apprezzabile che sia stato finalmente organizzato un incontro, lo scorso 10 aprile, tra il Vicepresidente Riccardi, il Direttore Centrale Salute, i vertici delle Aziende Sanitarie regionali e una delegazione del Consiglio regionale AAROI Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, come dichiarato dalla stessa Associazione anestesisti, rimangono ancora troppe questioni fondamentali da chiarire. Prima tra tutte, quella dei cosiddetti Reparti di Terapia Semintensiva, aperti a Palmanova e Gorizia e che risulterebbero essere veri e propri reparti di terapia Intensiva, a causa di un sottodimensionamento dei numeri reali dei pazienti di terapia intensiva divisi tra malati Covid e altre patologie – spiegano i deputati.

“Non possiamo accettare che, alle già gravose carenze logistiche e di personale dovute ad anni di risparmi e depauperamento degli ospedali giuliano isontini, si aggiungano anche grosse criticità nella gestione della pandemia da Covid, aggravate dalla scarsa capacità di ascolto denunciata. Ecco perché chiediamo di sapere se siano state fatte verifiche e se sia emersa un’incongruenza tra i numeri reali e i dati forniti dalla Regione, oltra a quali misure si intenda adottare per consentire ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di ricevere informazioni trasparenti sul quadro epidemiologico attuale. Abbiamo infine chiesto anche un intervento da parte del Ministro, al fine di consentire agli operatori sanitari di lavorare in condizioni ottimali, a tutela dei pazienti, anche attraverso il sollecito agli organi competenti della Regione per una rapida trattazione e definizione degli aspetti contrattuali di cui gli anestetisti restano tuttora in attesa – concludono De Carlo e Sut.