Torna a Gorizia il Festival R.o.R. L’edizione di quest’anno è intitolata Alter Ego

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Sta per iniziare il Festival R.o.R, parte del programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura, cofinanziato dall’Ente Pubblico GO! 2025 – Capitale Europea della Cultura 2025 Nova Gorica – Gorica. Il festival è organizzato da BridA, un’istituzione per l’arte contemporanea. Se l’anno scorso la Piazza Bevk (Bevkov trg) è stata occupata da una gigantesca Luna, affascinando residenti e visitatori da vicino e lontano, quest’anno sarà esposto il maestoso progetto MARS, creato in collaborazione con la NASA dall’artista di fama mondiale Luke Jerram dal Regno Unito. Il progetto è stato esposto in diverse location mondiali. In caso di condizioni meteorologiche estremamente avverse, l’installazione sarà visibile nella sala del Municipio di Nova Gorica.  Il R.o.R Festival è un festival internazionale di pratiche artistiche contemporanee, intermediali e performative, giunto alla sua sesta edizione. Nelle precedenti edizioni, il festival ha presentato una serie di artisti di fama internazionale i cui progetti affrontano diverse aree all’intersezione tra scienza, arte e tecnologia. Il significato del R.o.R Festival è che porta alla comunità locale e a quella più ampia contenuti artistici che altrimenti sono esposti solo nei principali musei e gallerie di tutto il mondo, ma la sua particolarità è che presenta progetti artistici in modo non convenzionale, al di fuori dello spazio della galleria, nelle strade, nei parchi, nelle piazze, che sono più accessibili alla popolazione generale.

Photo by Maarten van Apeldoorn

L’edizione di quest’anno del festival, intitolata ALTER EGO, riunisce una serie di artisti e scienziati di fama nazionale e internazionale che presentano il tema scelto
attraverso i loro progetti artistici e di ricerca. “Il concetto di “alter ego” trascende le dualità psicologiche e risuona nella nostra ricerca di comprensione dell’universo e di noi stessi. Guardando l’infinito cielo notturno, Marte è il più affascinante dei nostri vicini celesti e incarna sia lo spirito guerriero sia la possibilità di nuovi inizi. Avvolto da una polvere color ruggine, il pianeta evoca la nostalgia di antichi miti in cui era il guardiano dei soldati e un simbolo di valore. Nei tempi moderni, Marte ha un duplice scopo: ci costringe a confrontarci con i nostri dilemmi attuali – conflitti globali, degrado ambientale – e allo stesso tempo alimenta la nostra immaginazione e le nostre ambizioni di esplorazione futura. Ci invita a cercare connessioni più profonde, non solo con l’universo ma anche tra di noi, e ci incoraggia a riflettere più profondamente sulla nostra esistenza comune. È in questa luce trasformativa che possiamo osservare gli innovativi progetti artistici della R.o.R. di quest’anno. Come l’esplorazione di
Marte, questi progetti ci invitano a entrare in aree di creatività che sfidano le nostre prospettive e stimolano la nostra comprensione dell’identità. Creando un “altro sé”,
gli artisti coinvolgono il pubblico in una profonda auto-riflessione e in un’esplorazione collettiva, permettendoci di sperimentare la nostra realtà con nuove interpretazioni e narrazioni fantasiose. Questa interazione tra scienza, mitologia e arte crea un ambiente unico che arricchisce la nostra comprensione dell’universo e del nostro posto in esso. Mentre ci troviamo sull’orlo della scoperta e guardiamo l’orizzonte marziano, ci viene ricordato che nella vastità dell’esistenza si nasconde l’opportunità di rinnovamento, di speranza e di una comprensione sempre nuova di ciò che significa essere umani”.