Tram di Opicina, interrogazione in Regione. Massolino: «Ancora da realizzare interventi importanti. Perché attendere le valutazioni Ansfisa?

Giulia Massolino Consiglio Regionale FVG foto Acon

«Non c’è pace per il Tram di Opicina. Dopo l’annuncio del nuovo stop, la situazione è in stallo». La consigliera regionale del Gruppo Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino ha presentato un’interrogazione in Regione, visto che il servizio è compreso nel precedente e nell’attuale Contratto TPL e che la Regione ha stanziato 3,4 milioni di euro (sui 4,67 previsti) con la legge di stabilità 2018 a sostegno della realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza della linea. Nella risposta dell’Assessora Amirante si legge, però, con sorpresa che restano ancora da realizzare gli interventi sul tratto terminale fino a Piazza Oberdan e il rifacimento della linea aerea di contatto (LAC).

«Ci chiediamo come sia possibile che dopo 7 anni restino ancora da realizzare alcuni interventi che non avevano certo bisogno di attendere le valutazioni dell’Ansfisa per essere portati avanti – dichiara Massolino –. Così come appare tragicomico che si fermino i lavori per raddrizzare i binari in attesa di una risposta sul regolamento d’esercizio: pare evidente che i binari dritti servono in qualsiasi caso. Rilevo inoltre che la risposta dell’Assessora è stata squisitamente tecnica e non politica, diversamente dalla domanda posta nell’interrogazione, ovvero se la Regione in quanto ente finanziatore sia stata informata del ritardo accumulato in questi anni, che ha portato a una pesante revisione del cronoprogramma, e se non ritenga di dover acquisire le motivazioni che hanno determinato la mancata conclusione dei lavori nei tempi previsti, con manifesta assenza di efficacia ed efficienza da parte del Comune di Trieste, al fine di garantire la rapida riattivazione dell’infrastruttura».

«Il tram è un servizio fondamentale sia per la mobilità urbana che per il turismo. Un elemento identitario della nostra città, a cui triestine e triestini sono fortemente legati, così come sentiamo continuamente lamentare la sua lunga assenza dai turisti in visita (basta vedere i devastanti commenti sulla piattaforma TripAdvisor). Una situazione di imbarazzante inefficienza di cui l’amministrazione deve assumersi la responsabilità. Pare lampante che Trieste vuole il suo tram e non l’inutile impattante e insostenibile ovovia, di cui per altro il Comune non sarebbe evidentemente in grado di assicurare una manutenzione adeguata».