Udine, approvato dal Consiglio comunale odg al bilancio relativo agli alloggi per studenti. Verranno mappati gli edifici comunali idonei
Con una nota stampa i Consiglieri comunali di Udine Andrea Di Lenardo (Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Possibile) e Iacopo Cainero (Capogruppo Partito Democratico) hanno reso noto che nel corso del consiglio comunale odierno (18 dicembre 2023) è stato approvato a maggioranza (28 favorevoli, tra cui due consiglieri di minoranza, e 8 astenuti, di minoranza) l’ordine del giorno al bilancio presentato dal consigliere Andrea Di Lenardo relativo alla casa dello studente, che nel 2017 è stata chiusa. Negli ultimi sei anni, dal 2017 al 2023, la comunità studentesca universitaria ha ripetutamente chiesto una soluzione per gli alloggi delle studentesse e degli studenti. L’assessore all’università Federico Pirone ha preso la parola in consiglio per impegnarsi, congiuntamente all’assessora al patrimonio Gea Arcella, a mappare gli edifici di proprietà comunale eventualmente idonei per lo scopo. L’immobile dell’ex casa dello studente, infatti, sarà in parte destinato dalla Regione alla Questura e segnatamente nella parte precedentemente adibita a mensa universitaria, l’unica in centro gestita dall’ente regionale, accanto all’unica aula studio dell’Ardis in centro e di fronte ad alcuni corsi di area medica, per trovare una soluzione al problema delle code per i documenti a cui erano costrette, anche sotto le intemperie e con minori al seguito, le persone con background migratorio, questione su cui avevamo sollecitato spesso le istituzioni competenti. In data 15 dicembre u.s., in Consiglio regionale, l’assessora Alessia Rosolen dichiarava che sono previsti investimenti della Regione per alloggi studenteschi a Trieste, Gorizia e Pordenone, ma non a Udine, che quindi si ritrova ancora una volta svantaggiata rispetto a tali scelte politiche. Il progetto in piazzale Kolbe a Udine, cui l’assessora Rosolen faceva riferimento in tale sede, non riguarda gli alloggi studenteschi, rappresentando invece un intervento dell’ateneo cittadino e della Fondazione Friuli a favore della residenzialità delle persone meritevoli iscritte alle venti scuole di specializzazione in area sanitaria, non riguardando quindi studenti e studentesse dell’università, ma specializzandi e specializzande già laureati e laureate, come chiarito dall’Università degli Studi di Udine a pagina 7 del documento contenente la relazione del Magnifico Rettore Prof. Roberto Pinton pronunciata il 27 novembre 2023 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024. Sempre nella medesima sede, l’assessora Rosolen dichiarava: “Se fosse per la volontà politica sulla casa dello studente di viale Ungheria, vi chiedo: parlate col sindaco del Comune di Udine rispetto alla volontà politica sull’utilizzo della casa di viale Ungheria. Non è un tema che io ho preso in considerazione”.
Tuttavia, essendo l’edificio in questione di proprietà della Regione, è conseguentemente di sua competenza la decisione circa la destinazione.
Inoltre, l’ente regionale per il diritto alla studio non ha partecipato alla rilevazione del Ministero dell’Università e della Ricerca relativamente alla quale, con decreto ministeriale n. 1269 del 27 settembre 2023, è stato adottato l’elenco degli immobili ritenuti idonei da destinare ad alloggi o residenze universitarie, elenco frutto dell’indagine avviata dallo stesso Ministero su tutto il territorio nazionale, con il decreto ministeriale n. 469 del 12 maggio 2023, per l’individuazione di immobili, di proprietà pubblica e privata, da inserire in operazioni di valorizzazione al fine di essere destinati ad alloggi o residenze universitarie in attuazione del PNRR. Come abbiamo ripetuto in campagna elettorale, Udine è una città con un’università, ma non è una città universitaria, proprio per la carenza dei servizi fondamentali, e che supplire a tale mancanza costituirebbe un beneficio non solo per la comunità studentesca, ma per tutta la città.
Il Comune di Udine, per non avendo una specifica competenza in punto, trattandosi di competenza regionale, ha quindi tutto l’interesse a far dialogare Regione ed ente regionale per il diritto allo studio e comunità studentesca e ateneo. Comunque, in occasione del Consiglio regionale del 15 dicembre, l’assessora regionale alle infrastrutture Cristina Amirante ha accolto l’ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra in cui si chiedeva alla Regione di mappare gli stabili pubblici inutilizzati o sottoutilizzati in centro città le cui condizioni strutturali consentano un rapido adattamento a nuove funzioni di residenzialità per studentesse e studenti.
Per questo, facendo seguito alle dichiarazioni dell’assessora Amirante in Consiglio regionale abbiamo chiesto, abbiamo chiesto all’amministrazione del Comune di Udine di partecipare alla mappatura degli stabili in centro città che consentano un rapido adattamento alle funzioni di residenzialità studentesca e di sollecitare tavoli in punto con l’ente per il diritto allo studio, la Regione, l’Università degli Studi di Udine e le rappresentanze studentesche, fino a che non verrà trovata una soluzione all’urgente problema”.
Microsoft Word – rettore_inaugurazione23-24 (uniud.it)