Udine – Pittoni (Lega), su passaggi a livello apriremo tavolo per dismissione

«Non c’è alcun problema di “scadenza dei termini” sulla questione dei passaggi a livello. Ci eravamo impegnati a segnalare entro quattro mesi (non tre) a Rete ferroviaria italiana le criticità evidenziatesi. Cosa che abbiamo già provveduto a fare per quanto riguarda la linea ferroviaria che taglia in due la città di Udine, tramite gli uffici del sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Armando Siri. Ora si lavora al varo di un tavolo tecnico per il quale ho chiesto il coinvolgimento – con il sottosegretario Siri, i rappresentanti di Rfi e il sottoscritto – dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti e del sindaco della città Pietro Fontanini». Il senatore della Lega Mario Pittoni, consigliere comunale a Udine oltre che presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, interviene sulla vicenda dei passaggi a livello di cui si sta occupando in prima persona. «Dopo il ritiro della firma – spiega Pittoni – del sindaco e dell’assessore regionale dal protocollo d’intesa con Rfi, che nel 2016 ha procrastinato a data da destinarsi la dismissione della tratta, nostro obiettivo è adesso la soppressione nel più breve tempo possibile dell’obsoleta e costosa linea, come chiesto da tutte, e sottolineo tutte, le forse politiche con il voto in consiglio comunale sulla mia mozione. Anche la commissione Trasporti del Senato ha in mano la documentazione con la nostra richiesta di smantellamento della bretella ed è pronta a intervenire in qualsiasi momento. Non possiamo permetterci errori. A suo tempo infatti, a meno di un mese dal voto su un documento approvato praticamente all’unanimità il quale impegnava la Giunta regionale a fare pressione sul ministero competente per ottenere la dismissione della tratta cittadina “nel più breve tempo possibile”, l’allora sindaco di Udine Furio Honsell e l’assessore regionale Santoro sottoscrissero un accordo che andava nella direzione opposta, accettando che Rfi si limitasse a effettuare una “valutazione di fattibilità tecnica dell’ipotesi di trasferimento del traffico sulla circonvallazione” dopo 4-5 anni. Periodo nel quale, per “mitigare al massimo i disagi dei residenti”, Comune, Regione e Rfi si impegnavano solo a prendere in esame “le modalità viabilistiche, le esigenze di contenimento del rumore e le problematiche impiantistiche relative ai passaggi a livello”, a conferma – conclude Pittoni – della dubbia disponibilità a dismettere la tratta».