Una nuova legge elettorale che discrimina i Friulani e le minoranze linguistiche?

Il Comitato per l’Autonomia e il rilancio del Friuli esprime tutta la propria preoccupazione per l’evoluzione delle leggi elettorali in atto. Dopo due leggi nazionali incostituzionali ci si sta avviando verso una ulteriore riduzione del diritto dei cittadini, e dei friulani in particolare, ad essere correttamente rappresentati in Parlamento. In particolare la riduzione del numero dei parlamentari, per i meccanismi fin qui previsti, colpirà in modo più che proporzionale il Friuli riducendone ulteriormente la presenza in Parlamento e, con l’applicazione di un sistema maggioritario, farebbe praticamente scomparire ogni possibilità di rappresentanza per le forze politiche che non dovessero vincere in una tornata elettorale. Dispiace che il Consiglio regionale abbia affrontato questo tema in modo affrettato, superficiale e subalterno alla politica nazionale, non tenendo conto né delle specificità della nostra Regione né del diritto delle minoranze linguistiche friulana, slovena e tedesca di essere correttamente rappresentate, dimenticando, ancora una volta l’art. 6 della Costituzione che recita: “L’Italia tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”