AAA portalettere precari cercasi, requisiti fondamentali lauree e diplomi ma con alto punteggio

Lo ammettiamo, in un primo momento ci era sfuggito e stavamo per pubblicare per spirito di servizio  l’annuncio di ricerca personale, ma poi leggendo bene scopriamo che Poste Italiane ricerca in Friuli Venezia Giulia (e in altre 13 regioni) portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Una buona notizia ci si dirà, del resto in epoca giovanile, nella pausa estiva chi vi scrive era stato “selezionato” e per alcune settimane aveva portato la posta consentendo così al portalettere “titolare” in quel di Povoletto di andare in ferie. Erano altri tempi almeno 40 anni fa, epoca dove le poste facevano le poste e dove bastata la buona volontà e la fortuna, allora non tanto scontata, di essere motorizzati. Ma oggi no, per potersi candidare, scrivono da Poste italiane con crediamo una involontaria ironia è “sufficiente” inserire la propria candidatura sulla pagina web del sito istituzionale di Poste nella sezione “Carriere”, altra ironia visto che parliamo di contratti precari, visto che è subito specificato che i candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione a non ben specificate “esigenze aziendali”. Ovviamente sul sito c’è la voce “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione. I requisiti, appunto, li casca l’asino. Ma tanto per non sapere né leggere né scrivere già nella nota vengono specificati i titoli richiesti per la candidatura. I candidati devono essere in possesso di un diploma di scuola media superiore con votazione minima 70/100 o diploma di laurea, anche triennale, con votazione minima 102/110. Serve poi la patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali. Per la sola provincia di Bolzano è necessario, viene specificato essere anche in possesso del patentino del bilinguismo, fatto che farà sobbalzare i friulanisti di casa nostra che si chiederanno perché non esiste altrettanto paletto per il Friuli. Ma lingue a parte ci era venuto il dubbio che ci sfuggissero le odierne mansioni del portalettere, tanto complesse e delicate da pretendere non solo titolo di studio superiore, addirittura la laurea, ma anche un punteggio medio alto. No, invece viene specificato che nulla o quasi e cambiato rispetto a 40 anni fa, in quanto le risorse individuate “si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate, etc.) nell’area territoriale di propria competenza”. Oibò partendo dalla considerazione che ogni lavoro è dignitoso (escluderemmo alcune rapaci categorie del mondo della finanza e alcuni dirigenti delle “risorse umane” aziendali) ci viene da chiedere quale sia la ratio di tale selezione di alto livello e soprattutto se le paghe offerte siano corrispondenti ai titoli di studio richiesti. Ci viene da chiedere cosa avessero mangiato a cena i geni che hanno partorito tali paletti per l’accesso ad un lavoro che certamente pone delle difficoltà, se non altro l’abilità di schivare il traffico certamente più sostenuto rispetto al secolo scorso, ma che non ci pare così complesso da volere titoli di studio superiori. Viene da chiedere quali titolo di studio abbiano i sopracitati geni, crediamo siano plurilaureati con lode e bacio accademico e forse si potrà annoverare fra loro qualche premio Nobel. Nel frattempo noi ci sentiremmo di assegnargli il non meno prestigioso premio “ignobel” in attesa che tali intelligenze vengano sostituite, in questo caso sarebbe una bella cosa, da più umane Intelligenze artificiali.