Al via la Scuola di Montagna di Uniud e enti territoriali

Tutto esaurito al primo dei 12 corsi della “Scuola di montagna” di Barcis: i 20 posti disponibili sono andati bruciati in poche ore tanto che alla fine più di una cinquantina di interessati dovrà attendere i prossimi turni dell’iniziativa parascolastica attivata nel cuore della Valcellina. “Siete una grande speranza per il futuro di queste terre e non solo”, ha detto ieri mattina il rettore dell’università di Udine, Roberto Pinton, salito alla foresteria di Barcis per accogliere il primo gruppo di giovani e adulti. Tra loro molti corregionali, qualche veneto e addirittura una ragazza friulana ma trapiantata in Lombardia. Nella settimana che si è appena aperta gli studenti seguiranno lezioni pratiche e teoriche su come fare imprenditorialità partendo dal gusto della tradizione enogastronomica alpina. Tra laboratori, visite guidate e esperienze raccontate dal vivo, l’iniziativa promossa da Uniud, Montagna Leader e Magnifica Comunità delle Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio punta a valorizzare le risorse umane e naturali delle così dette “Terre alte”. “Abbiamo urgente bisogno di persone che vengano da fuori come voi per aiutarci a sopravvivere e a rigenerare una zona talmente bella da racchiudere due siti Unesco”, ha spronato il presidente della Comunità montana Dino Salatin. “Fa bene al cuore entrare in questo che una volta era un asilo e vedere tanti ragazzi che si mettono in gioco e vogliono imparare, grazie perché mi abbassate l’età media del Comune”, ha a propria volta detto il sindaco di Barcis, Claudio Traina. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Montagna leader, Emanuele Parpinelli, e al direttore Piergiorgio Sturlese, quest’ultimo uno dei motori trainanti dell’evento. “Dobbiamo promuoverci perché vantiamo un patrimonio invidiabile ma ancora poco conosciuto”, ha affermato al proposito Parpinelli rievocando un recente incontro con degli uomini d’affari danesi, letteralmente stregati dal fascino del lago di Barcis. Di qui al 2025 sono in agenda altri appuntamenti di questo genere. La “Scuola di montagna” e la sua didattica innovativa sul campo saranno infatti di scena per altre 11 edizioni, ciascuna con un proprio tema di fondo. Dal turismo alla salute passando per l’agricoltura e l’allevamento, ogni aspetto del fare impresa nelle zone più decentrate del Friuli sarà studiato e discusso in aula. Il tutto è finanziato dalla Regione con fondi della Strategia nazionale per le aree interne.