Assolto dal reato di solidarietà: la storia di Cédric Herrou in un libro

Il 26 settembre esce in Italia per Astarte Edizioni il libro Reato di solidarietà. Una storia di accoglienza, che racconta come Herrou sia passato da agricoltore a protagonista di una lunga battaglia giudiziaria, conclusa con la decisione del Consiglio costituzionale francese che ha ribaltato le numerose condanne per favoreggiamento dell’ingresso irregolare in Francia e ha stabilito che l’operato di Herrou rientrava nell’esercizio costituzionale della fraternità verso gli altri. Il libro narra  la vicenda dell’agricoltore francese condannato e poi assolto per aver aiutato 250 migranti a traversare il confine italo-francese. La domnda è sempre la stessa: Può la solidarietà configurare un’ipotesi di reato?

Cédric Herrou, contadino francese e attivista per l’immigrazione, è diventato noto a livello internazionale per essere stato arrestato con l’accusa di aver aiutato oltre 250 persone ad attraversare il confine tra Italia e Francia, ospitandole nei terreni della sua fattoria a Breglio, in val Roia. Il para­dosso è che Breglio si trova già in Francia, ma il tracciato del con­fine è fatto in modo tale che vi si può accedere soltanto dall’Italia, risalendo il fiume da Ventimiglia, o aggirandolo da ovest.

«Una sera della primavera del 2016, mentre sta guidando sulla strada che collega Ventimiglia alla sua fattoria di Breglio, Cédric Herrou incrocia una famiglia africana che cammina sul ciglio della strada. Un istante dopo, fa marcia indietro, carica queste persone in macchina e le porta a casa sua, in attesa di metterle su un treno. Nei loro sguardi può leggere paura, attesa, ansia, ma anche una richiesta d’aiuto e, sul viso dei bambini, la determinazione, le certezze della giovinezza e l’esperienza del dolore. Quegli sguardi gli vanno dritti al cuore e lo lanciano nell’avventura che sarà ormai il fulcro della sua esistenza.»

Da questo episodio ha inizio la sua lotta contro l’indifferenza, contro la brutalità di una parte delle forze dell’ordine, contro gli arresti ingiustificati, i fermi di polizia umilianti che lui stesso subisce, ma anche contro ciò che Cédric Herrou scopre man mano che va avanti e che chiama giustamente “razzismo di Stato”: i controlli su base etnica, gli interrogatori seguiti da espulsioni, la violazione dei principi europei sul diritto d’asilo.

Come scrive nella prefazione il premio Nobel per la Letteratura J.M.G. Le Clézio: «Il libro che state per leggere è la cronaca di questa lotta, scritta in un misto di toni drammatici, spassosi, teneri e rabbiosi».