Atti aziendali sanità Fvg: bocciati…. no, scherzavamo
Gli atti aziendali, ovvero i documenti fondativi delle Aziende sanitarie della nostra regione sono stati bocciati dalla Direzione Centrale della Salute, in pratica dall’Assessorato alla Salute, sulla base del voto negativo dell’ARCS, l’articolazione della regione che ha il compito di controllare gli atti predisposti dalle Aziende sotto il profilo della coerenza con la pianificazione e progettazione regionale e della compatibilità economico finanziaria. Nella “pagella” – emessa il 22 aprile, spiega il Consigliere Regionale FVG – Gruppo Misto Walter Zalukar – si evidenzia “la non compatibilità delle proposte di atto aziendale presentate dagli Enti del Servizio sanitario regionale.” Quindi bisogna ripetere l’esame con invito a ripresentarsi producendo un atto “idoneo a garantire il rispetto della compatibilità economico finanziaria”. Ieri, a una settimana dalla bocciatura il colpo di scena: non è vero che gli atti sono stati bocciati, si tratta di fake news, conclusioni false, propaganda, tuonano all’unisono i vertici della sanità regionale. Qualcosa non quadra, una settimana fa la bocciatura è stata sancita con tanto di pagella scritta e protocollata, oggi la promozione avviene a parole, i soliti annunci contro i fatti, l’astratto. In sintesi: il 22 aprile le massime autorità sanitarie regionali ci dicono che non c’è la compatibilità economico finanziaria, ma sette giorni dopo, il 28 aprile, le stesse massime autorità ci dicono che non è vero, quindi che la compatibilità economico finanziaria c’è. Si sono sbagliati o è uno scherzo? Forse un pesce di aprile in ritardo? Sarebbe una farsa se non ci fosse di mezzo la salute pubblica, già alquanto provata da non aver bisogno di pesci d’aprile. Perché parliamo di soldi pubblici, e tanti, oltre 2 miliardi e mezzo di euro costa la sanità del FVG, che forse dovrebbero essere amministrati con più serietà e competenza.