Cure Palliative, necessario garantire una copertura di 24 ore per le persone assistite a domicilio

“Poter dare una copertura su 24 ore dell’assistenza domiciliare e somministrare nelle cure a casa alcuni farmaci ospedalieri sono alcune delle condizioni essenziali per proteggere la persona con malattia avanzata sia essa tumorale o cronico-degenerativa ed evitare accessi in pronto soccorso e massacranti attese per ore su una barella”. Queste le proposte della consigliera Simona Liguori per migliorare la qualità della vita degli ammalati assistibili nelle cure domiciliari contenute nella mozione depositata ieri in Regione e sottoscritta anche dai colleghi Moretuzzo, Putto, Bullian e Massolino di Patto-Civica FVG, Moretti, Carli, Martines, Cosolini, Pozzo, Conficoni, Mentil e Fasiolo del Partito Democratico, Capozzi, Honsell e Pellegrino del Gruppo Misto. “Alla Giunta – ha spiegato Liguori – chiederemo un impegno in Aula per mettere in atto in tempi brevi tutte le azioni necessarie a superare le criticità segnalate dalla missione valutativa dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia (IRES FVG). Ricordiamo che: vi sono difficoltà di presa in carico dell’utenza non oncologica e affetta da malattie cronico degenerative a prognosi infausta; vi sono ostacoli negli iter di autorizzazione alla somministrazione domiciliare dei farmaci ospedalieri; vi è la necessità di potenziare l’integrazione coi Servizi Sociali dei Comuni e con i Medici di Medicina Generale per la presa in carico h 24 presso le abitazioni dei pazienti; vi è una quota rilevante di bisogno sommerso che sfugge alla capacità di intercettazione del sistema (ad esempio popolazione immigrata, malati in età avanzata che vivono soli e/o in contesti montani isolati, anziani residenti in case di riposo che non beneficiano di cure idonee a causa della sottostima del bisogno di formazione del personale sul tema) e necessita di un maggior raccordo con i servizi delle cure palliative.

La mozione sostenuta da tutte le opposizioni va in questa direzione: potenziare le cure palliative domiciliari che permettono al paziente di rimanere nella propria casa con i suoi cari fino alla fine” – conclude Liguori.