Elezioni regionali d’aprile: si consolidano in Fvg gli schieramenti e inizia la giostra “calcinculo”

Se nel centrosinistra le alleanze per le elezioni regionali sembrano essersi consolidate intorno alla candidatura di Massimo Morettuzzo che ha ottenuto il gradimento di una coalizione formata da Pd, Unione slovena, Patto per l’Autonomia, Civica Fvg, Open-Sinistra Fvg, Alleanza Verdi Sinistra, Articolo Uno, M5s e Partito socialista e nel centrodestra già da tempo il candidato è l’uscente Massimiliano Fedriga, a restare fuori dai giochi, più per esclusione da parte degli altri che per scelta autonoma come cercheranno di affermare, è il cosiddetto Terzo Polo che dopo aver cercato di fare il guastafeste a sinistra sembra aver trovato una proprio equilibrio accogliendo una serie di fuoriusciti in cerca di un posto al sole. Inizia in sostanza la giostrina dello scontro elettorale ben raffigurata da quella denominata “calcinculo” che a seconda delle interpretazioni è relativa all’azione che molti elettori vorrebbero attuare o al fatto che non tutti i partecipanti troveranno una poltrona dove accomodare i loro, più o meno flaccidi, deretani. Comunque ecco oggi arrivare, senza alcuna sorpresa visto che era tutto scritto da tempo, una nota del Polo Liberale, gruppo recentemente costituitosi, mota  a firma Walter Zalukar e Giuseppe Nicoliche  annuncia con enfasi che Carlo Calenda ha accolto la loro adesione ad Azione a seguito di un’incontro avvenuto a Roma la settimana scorsa. “Durante l’incontro, si legge testualmente, si è convenuto che il programma politico di Azione presenta grande affinità con quello del Gruppo consiliare Polo Liberale, di cui fanno parte Nicoli e Zalukar. Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati i temi principali su cui bisognerà lavorare, e tra questi Calenda ha indicato come prioritario il settore della sanità, estremamente bisognoso di una forte spinta migliorativa. Zalukar, prppsegue la nota, ha descritto lo stato di degrado in cui versa la sanità in Fvg e ha pienamente condiviso le perplessità sollevate da Calenda sui contenuti del Pnrr di Speranza. Non è ovviamente in discussione il ruolo che deve avere l’assistenza territoriale, ma deve esserci una pianificazione credibile e che metta in primo piano medici e infermieri piuttosto che manufatti tanto costosi quanto inutili, se destinati a rimanere vuoti. E poi non ci si può scordare degli ospedali e della prevenzione, trascurati sia dalle maggioranze di centrodestra che di centro sinistra. E proprio parlando di ospedali è stato convenuto che questi devono cambiare nella loro strutturazione per salvaguardare la dignità del malato e proteggerlo dalle infezioni ospedaliere, che tanti morti provoca ogni anno in Italia. Quindi Nicoli ha richiamato il tema delle infrastrutture e della transizione a energie sostenibili in Fvg, e ha rimarcato l’esigenza che ai cittadini sia offerta una prospettiva politica moderata e liberale che solo una formazione moderata e di stampo liberale può dare, visto l’appiattimento a destra e rispettivamente a sinistra degli altri due schieramenti”. “In conclusione si legge ancora nel comunicato, Calenda ha ritenuto di candidare ambedue i consiglieri nelle liste di Azione alle prossime elezioni regionali confidando che il risultato sarà a due cifre, puntando molto su un progetto serio e credibile di rilancio delle politiche regionali nelle aree della sanità regionale, nelle infrastrutture, nelle politiche del lavoro e delle attività produttive”. Così in attesa di capire se arriveranno altre liste, sulle quali però pende la raccolta firme se non già presenti in Consiglio Regionale, la situazione al momento vede oltre al Centrosinistra (Pd, Unione slovena, Patto per l’Autonomia, Civica Fvg, Open-Sinistra Fvg, Alleanza Verdi Sinistra, Articolo Uno, M5s e Partito socialista) e al centrodestra (FdI, Lega e Forza Italia e altri movimenti “personali”,  oltre alla lista del presidente Fedriga) anche i neo calendiani la cui futura collocazione in una maggioranza sarà regolata dalle future convenienze. Caustico da questo punto di vista il Dem Spitaleri che gongola al pensiero del confronto tutto interno al Terzo Polo tra Zalukar e Telesca che come è noto fa ormai parte organica del partito targato Calenda/Renzi. “Finalmente grazie al Terzo Polo, chiosa Spitaleri, l’ex assessore alla Salute Telesca e il suo più duro oppositore Zalukar potranno confrontarsi direttamente sul passato, presente e futuro della sanità regionale, rievocando le accuse che si sono scambiati per anni. Attendiamo di conoscere la sintesi programmatica tra la madrina della riforma sanitaria del centrosinistra (all’epoca Serracchiani ndr) e il consigliere regionale eletto da Forza Italia che solo 4 mesi fa si scagliava contro Telesca candidata alla Camera. Vedremo se a far da mediatore li aiuterà Alessandro Maran, entrato e uscito dal Pd secondo le circostanze e ora folgorato dal messaggio calendiano come lo fu da Monti”.