Emanuele Zanon, consigliere regionale di Regione Futura: «Estendere al più presto campagna vaccinale ai disabili ed agli invalidi 100% che vivono a casa»
Con l’avvio della campagna di somministrazione dei vaccini agli anziani ultra-ottantenni del Friuli Venezia Giulia e la recente delibera della Giunta regionale che ha stabilito di prevedere tra le categorie prioritarie da sottoporre a vaccinazione nella fase 2, le persone con disabilità accolte nei servizi residenziali e semiresidenziali del Friuli Venezia Giulia, “su segnalazioni da più parti pervenute – segnala Emanuele Zanon Consigliere regionale di Regione Futura – è stata posta una criticità che, a quanto pare, ad oggi, non è stata considerata nelle linee di indirizzo nazionali e dalla delibera regionale, che è quella dei portatori di handicap e invalidi gravi (100%), non residenti in comunità o in strutture semiresidenziali, i quali non rientrano nel novero dei soggetti con maggior priorità”.
Zanon nella nota aggiunge: “Si tratta di porre il problema di chi per ragioni psichiche e fisiche si trova in una situazione di marginalità. Molti rappresentanti di questa categoria si dicono particolarmente preoccupati, perché in caso di contagio queste persone sono maggior esposte a rischio di salute in considerazione alle loro patologie e fragilità. Inoltre, hanno più difficoltà di spostamento e minor autonomia di interlocuzione”.
I disabili al 100% che vivono nel proprio domicilio spesso sono assistiti da genitori anziani, o da collaboratrici familiari: l’immunizzazione assicurerebbe una protezione dal virus anche a queste persone.
Il Consigliere Regionale Emanuele Zanon auspica “che le prossime consegne di dosi di vaccino aumentino anziché essere ridotte”. Si rende urgente un’interlocuzione fra Stato e Regione per assicurare una repentina immunizzazione ai disabili gravi e agli invalidi al 100% indipendentemente dall’età, facendo sì che la rete organizzativa sia preparata per dare risposta anche a queste categorie. Sarebbe altresì necessario che la vaccinazione di queste persone avvenisse attraverso un servizio domiciliare, considerata la loro difficoltà a spostarsi. Il Consigliere Zanon conclude affermando “che oltre al punto di vista sanitario, quella del vaccino ai disabili è una questione di umanità e solidarietà”.