Emergenza idrica nel maniaghese, Roncadin si allaccerà alla rete di LTA

Si è concluso nel pomeriggio  l’incontro tra Roncadin, Hydrogea, Consorzio NIP e Azienda Sanitaria per delineare un piano di interventi coordinati a seguito dei ripetuti fenomeni di torbidità dell’acqua che hanno interessato il territorio di Maniago, l’ultimo dei quali ha costretto l’azienda di pizze surgelate di Meduno al fermo delle linee produttive per tre giorni consecutivi. «L’acqua della rete è potabile secondo Hydrogea, ma è ancora gialla e perciò l’Azienda Sanitaria pone restrizioni all’uso alimentare, perché deve essere inodore, insapore e incolore – spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin –. Pertanto Roncadin non può utilizzare quell’acqua e per questo sono stati studiati metodi alternativi di approvvigionamento, in modo che l’azienda ritorni operativa».

In particolare, nella giornata di oggi Roncadin è ripartita organizzando il trasporto di acqua potabile proveniente da un altro acquedotto della rete Hydrogea, non interessato dai fenomeni di torbidità, che si trova nella bassa pordenonese. «Per risolvere la situazione – prosegue Roncadin – ci allacceremo a breve alla rete idrica di LTA, gestore che serve il Comune di Meduno e che si rifornisce da altre fonti. Il Consorzio NIP, che detiene i servizi e le infrastrutture passanti nel sottosuolo della zona industriale di Meduno, provvederà a supportare l’azienda in modo che tutto venga predisposto nelle prossime ore».

Per porre fine ai problemi che ormai da un mese interessano l’approvvigionamento d’acqua di Roncadin, si era ipotizzata anche la realizzazione di un pozzo autonomo per l’azienda; «Tuttavia – sottolinea Roncadin– i tempi di realizzazione di questa soluzione sono stati prospettati da Hydrogea come superiori all’anno, per le dovute verifiche sull’effettiva idoneità dell’acqua per uso alimentare. Hydrogea si è impegnata a valutare questa soluzione, ma naturalmente si tratta di un progetto a lungo termine che non potrà essere applicato per risolvere l’emergenza attuale».