Fine vita: Opposizioni, richieste in crescita, urge risposta. Convegno a Udine lunedì 14 con consiglieri regionali, l’ex presidente Tondo e l’associazione Coscioni
«Dalla vicenda di Eluana Englaro alla sentenza Cappato, fino alla recente legge regionale della Toscana, quella del riconoscimento del testamento biologico e del diritto all’autodeterminazione nelle scelte sul fine vita è stata finora un lunga e accidentata strada. Questo cammino ha però un bisogno urgente di trovare una sua positiva conclusione, proprio per rispondere alla crescita di richieste e alla necessità di dare regole uniformi tanto sul territorio nazionale, quanto su quello regionale». Lo affermano i consiglieri regionali Roberto Cosolini (Pd), Enrico Bullian e Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5s) annunciando il convegno “Fine vita, Liberi subito in Fvg e in Italia” che si terrà lunedì 14 aprile dalle 16.45 alle 19 a Udine nella sede del circolo culturale Nuovi Orizzonti, in via Brescia 3. Un convegno pubblico al quale, oltre ai consiglieri, ci sarà il già presidente della Regione Fvg, Renzo Tondo, il presidente della commissione Sanità della Regione Toscana e relatore di maggioranza della legge regionale, Enrico Sostegni e i rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni.
«Come abbiamo avuto modo di verificare anche in questi giorni, le richieste di accesso al suicidio medicalmente assistito continuano ad arrivare alle Aziende sanitarie, sulla base dei criteri definitivi dalla sentenza della Corte Costituzionale», dichiarano ancora. «Ciò avviene piaccia o non piaccia al legislatore regionale e nazionale: tuttavia, l’assenza di un quadro legislativo definito tende a produrre una gestione dei casi disomogenea per ogni Azienda sanitaria, con il fondato rischio di frequenti ricorsi giudiziari. Per questo proponiamo questo ulteriore tentativo di approfondimento aperto a tutti, per meglio rispondere ai bisogni che emergono dalla società in maniera assolutamente trasversale. Il nostro intento è quello di arrivare a creare un clima favorevole al diritto di scelta, con responsabilità e consapevolezza. Questo convegno va in questa direzione e invitiamo a partecipare la cittadinanza e gli amministratori pubblici di qualunque orientamento politico».
L’eutanasia, continuano i consiglieri di opposizione, «così come richiesta a gran voce da anni dai cittadini, rimane illegale ma la Regione Fvg fa di peggio, nasconde la testa sotto la sabbia persino sul suicidio medicalmente assistito decidendo di non decidere mentre in altre regioni, come la Toscana, legiferano approvando la norma che la nostra maggioranza regionale ha respinto adducendo la motivazione di non competenza legislativa. Vogliamo ricordare che il panorama normativo è stato influenzato dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, che ha reso legale il suicidio medicalmente assistito, definito come “eutanasia passiva”, sentenza – concludono – che ha aperto nuove prospettive e ha sollevato importanti dibattiti sull’autonomia dei pazienti che hanno il diritto all’autodeterminazione in ambito sanitario».