In merito alla cartellonistica stradale “zona controllo del vicinato”, spauracchio leghista, illegale ma ancora al suo posto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del  signor  Renzo Della Valentina che si definisce “un pensionato che ama la legalità”- Srcive Della Valentina: ” Potrebbe apparire strano ma purtroppo è vero. Nella Regione Veneto e nel Friuli occidentale
“(Spilimbergo, San Quirino, Porcia, etc.) sono collocati da parecchio tempo numerosi cartelli stradali circolari con la scritta “”Zona Controllo del Vicinato”” sul retro dei quali sono riportati: l’Ente e l’Amministrazione proprietaria della strada, il marchio della Ditta che ha fabbricato il segnale, l’anno di fabbricazione, il numero dell’autorizzazione concessa dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e gli estremi dell’Ordinanza Comunale di apposizione”. Tutti riferimenti. datati antecedentemente alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 236 del 11.10.2020 – G.U. n.47 del 18.11.2020 che ha bocciato la Legge reg.le del Veneto n.34 del 08.08.2019, la quale proponeva l’obiettivo di promuovere e regolare le “Zone Controllo del Vicinato”, per palese violazione dell’art.117 comma 2 lettera H ed art. 118 comma 3 della Costituzione Italiana.” “Con la richiamata Sentenza i Giudici Costituzionalisti del massimo organo di garanzia legislativa, hanno evidenziato che un privato cittadino non può mai sostituirsi direttamente od indirettamente alle specifiche funzioni preventive e repressive delle Forze dell’ordine preposte, in qualsiasi forma o mezzo, violando anche la privacy ( es. ronde di quartiere, milizie civiche, telecamere private con raggio di azione oltre la proprietà privata, fotografare persone senza il loro consenso, fotografare targhe automobilistiche, etc., tutte volontà e caratteristiche di una singolare espressione politica. Già a suo tempo avevo provveduto a rendere nota questa diffusa illegalità le seguenti pubbliche Istituzioni: La segreteria del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Dott. Enrico Giovannini, Il Signor Prefetto di Pordenone Dott. Domenico Lione, Il Commissario degli EDR di Pordenone Sig. Augusto Viola ed il Direttore Sig. Edoardo Paganello, Il comandante della Polizia Stradale di Pordenone, Il Garante della Privacy, sede centrale di Roma. Alla data odierna, non ho ricevuto riscontro e temo che le mie segnalazioni pur debitamente protocollate, rimarranno senza soluzione alcuna.