Ispettori ministero scoprono dati fasulli su letti terapia intensiva in Fvg
La credibilità della Regione FVG rischia di essere compromessa dopo la divulgazione del rapporto degli ispettori del Ministero della Salute sulla reale situazione dei posti letto di terapia intensiva della nostra regione. La pensa così anche Walter Zalukar, consigliere Regionale FVG – Gruppo Misto. Al di là di critiche e commenti vari parlano i numeri, spiega Zalukar: gli 8 letti di terapia intensiva della Medicina d’urgenza di Palmanova rivendicati dall’Assessore alla Salute Riccardi non esistono, o meglio i letti ci sono, ma non sono di terapia intensiva, come da tempo denunciava l’AAROI – il sindacato degli anestesisti – a cui oggi il verbale dell’ispezione ministeriale dà pienamente ragione, sconfessando i numeri dell’Assessore. E vien da chiedersi se tutto ciò abbia procurato danni ai pazienti, ovvero se tali letti sono stati usati come veri letti di terapia intensiva, pur non avendone i requisiti, e quindi vi sono stati ricoverati quei pazienti molto critici che necessitavano appunto di essere curati in regime intensivo. E se sì con quali esiti? Gli ispettori del ministero hanno anche accertato – tra l’altro – che nel Pronto soccorso di Palmanova vi era una pericolosa sovrapposizione dei percorsi covid e non covid con gravi rischi di contagio fra i pazienti, mentre a Gorizia è stata ravvisata una carenza di gestione dei flussi dei dati informativi a tutti i livelli su numero pazienti e posti letto disponibili. Ma da tutto ciò potrebbe derivare un altro grave danno per la nostra comunità regionale, infatti risultando ora il numero complessivo di letti di terapia intensiva in FVG sensibilmente più basso di quello precedentemente dichiarato, la percentuale di occupazione dei letti di terapia intensiva si alza e si rafforza il rischio di finire in zona gialla, e poi arancione. Forse sarebbe stato meglio impiegare tempo ed energie per potenziare i servizi piuttosto che propagandare posti letto inesistenti, confutando i dati dei professionisti, che sui quei letti ci lavorano ogni giorno. E un danno ancora più grave è inferto alla credibilità dell’istituzione regionale, poiché se vengono dati numeri fasulli sui posti letto di terapia intensiva – che non è una quisquilia – e se invece di riconoscere l’errore si tenta di coprirlo, il segnale dato ai cittadini è catastrofico, giungendo proprio in un brutto periodo, quando la gente esprime tanti dubbi, incertezze, paure. L’informazione è essenziale nella lotta al virus e la sua efficacia deriva in buona parte dall’autorevolezza della fonte da cui origina la comunicazione e ne attesta la trasparenza. Tale autorevolezza è stata ora intaccata e il danno che ne deriva è enorme.