La Spilimbergo antifascista ieri in piazza

Più di 100 persone si sono riunite ieri nonostante il freddo e la pioggia sotto il municipio di Spilimbergo (PN) per il presidio antifascista lanciato dal Gruppo Giovani NoInc. A dirlo in una nota gli organizzatori del presidio. Il gruppo NoInc aveva deciso di organizzare un’iniziativa apartitica (senza presenza di simboli di partito ndr) in risposta alla vergognosa figura su scala nazionale derivante alla comparsata in divisa nazista al Teatro Miotto di martedì 05 dicembre scorso organizzata da un esponente di Fratelli d’Italia. Il partecipato presidio ha denunciato la lunga lista di episodi che hanno coinvolto il territorio spilimberghese negli ultimi mesi. Infatti, il 25 novembre durante una manifestazione per la Giornata per l’Eliminazione della Violenza di Genere un passante si è esibito con un saluto romano seguito da un grido “Duce, A Noi!”, mentre i manifestanti installavano 106 fazzoletti uno per ogni femminicidio fino ad allora.
A luglio invece, un’attività commerciale di una persona originaria del Burkina Faso è stata marchiata da una svastica e dal simbolo dell’organizzazione stragista neofascista Ordine Nuovo. La mobilitazione era tanto più necessaria visto il totale silenzio della Giunta Comunale su questi episodi. A sottolineare questo grave fatto, anche ieri sera nonostante la maggior parte della Giunta fosse all’interno del Municipio per un incontro contro la Violenza di Genere, nessun esponente politico si è degnato di scendere e fare un intervento.  Nei numerosi interventi che sino invece susseguiti in piazza, molti sono stati i punti affrontati. In primis, si è contestualizzato l’episodio delle divise. Infatti dopo una breve ricerca è emerso che l’associazione organizzatrice si rifà a due precisi reparti dell’esercito nazista: Großdeutschland e 71^ Infanterie Division . Entrambi sono risultati colpevoli dell’organizzazione e supporto nella strage di civili e prigionieri di guerra in tutta Europa. In particolare la 71esima divisione di fanteria ha compiuto 8 stragi certificate nel solo Friuli senza contare le centinaia di vittime nella vicina Istria (https://www.straginazifasciste.it/?page_id=297&ricerca=40).

Un altro intervento invece ha sottolineato come episodi tali si sviluppino in un contesto politico che tollera e supporta tali comportamenti. Sotto accusa anche iniziative passate dell’Amministrazione Comunale Sarcinelli che proponevano una visione revisionista della storia: due di particolare gravità sono stati il monumento ripieno di errori storici destinato agli infoibati e trucidati nello spilimberghese e la proiezione di un film criticato per dare una visione razzista antislava e denigrante della Resistenza.

Gli ultimi interventi hanno posto l’importanza sull’intersezionalità delle lotte. Infatti, non può esistere resistenza al neofascismo senza un impegno transfemminista che ponga la decostruzione patriarcale e l’eliminazione della violenza di genere al suo centro. Inoltre, anche la difesa dell’ambiente da chi vuole occuparla per ricavarne profitti è parte essenziale dell’essere antifascisti. Il presidio si è ultimato con due importanti proposte per mettere degnamente la parola fine a questo ennesimo episodio:

– Partendo dal ricordo della morte del partigiano 18enne Luigi Polon “Remo” nella locale casa del Fascio spilimberghese, durante l’ultimo giorno di lotta partigiana (02/05/1945), a causa di un ordigno lasciato appositamente dai fascisti. E’ stato proposto, con il supporto di un parente, di porre sul palazzo situato in Corso Roma una targa ricordante il suo sacrificio.  La seconda proposta si impegna a dare un nome al belvedere sul Tagliamento adiacente al Municipio, attualmente senza riferimento toponomastico, per nominarla “Belvedere alle combattenti per la libertà”.