La vicenda della contestata traversa di Dignano sul Tagliamento approda alla Ue che condurrà indagine preliminare

Si è svolta questa mattina a Udine la prevista conferenza stampa del Comitato per la vita del Friuli Rurale nella quale è stato annunciato un primo risultato relativo alla petizione “sulla protezione del fiume Tagliamento dalle opere invasive” presentata al Parlamento Europeo ed in particolare alla sua approvata ammissibilità da parte del Presidente della commissione per le petizioni Bruxelles, Bogdan Rzońca con relativa trasmissione alle Commissioni per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo. In sostanza, si legge in una nota della suddetta commissione, non solo ha esaminato la petizione dichiarandola ricevibile, ma l’ha ritenuta fondata ed  ha chiesto alla Commissione europea di condurre un’indagine preliminare sulla questione. Va ricordato che la petizione, documenta fra l’altro la pretestuosità del progetto di una cosiddetta “traversa” nel Tagliamento contestata dai promotori per la sua pericolosità e avente il probabile scopo  di “carpire un cospicuo finanziamento pubblico senza le dovute garanzie procedurali”. L’ammissibilità della petizione è un primo passo che, anche se ovviamente non ancora risolutorio o foriero di contestazione diretta del progetto e delle sue procedure, va oltre la semplice protocollatura dell’atto. Si legge infatti nella lettera firmata dal Presidente della commissione Bogdan Rzońca, lettera indirizzata alla prima firmataria della petizione Valentina Sovran: “ho il piacere di informarLa che la commissione per le petizioni ha esaminato la Sua petizione e l’ha dichiarata ricevibile, dal momento che la questione sollevata rientra nel campo di attività dell’Unione europea. Ho quindi chiesto alla Commissione europea di condurre un’indagine preliminare sulla questione. Visto l’argomento trattato, ho anche trasmesso la Sua petizione per informazione alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo. Sarà mia cura tenerLa al corrente di qualsiasi ulteriore sviluppo in merito alla Sua petizione”. In sostanza hanno spiegato nel corso della conferenza stampa, la qualità e la dovizia delle manifeste ragioni ostative alla realizzazione della cosiddetta “Traversa di Dignano” portate dalla petizione hanno convinto la Commissione Europea ad emettere un primo giudizio perentorio e, quindi, a coinvolgere seduta stante le Commissioni Ambiente e Sanità pubblica competenti rispetto alle funzioni statali e regionali”. Va ricordato, hanno aggiunto Aldevis Tibaldi, Silvana Ros e Valentina Sovran del Comitato per la vita del Friuli Rurale, che “a rendere ancora più plateale la strumentalità del progetto imposto dal vertice regionale, è stata la rabbiosa reazione dell’assessore all’ambiente Scoccimarro nel corso della audizione dedicata al tema in questione, ovvero davanti alla presentazione delle pericolose insolvenze progettuali. Altrettanto eloquente è stato il sostanziale rifiuto a voler conoscere il progetto alternativo approntato secondo i dettami della nuova legge emessa dal Parlamento Europeo e per giunta, di gran lunga meno oneroso. Nonostante lo stanziamento dei primi 30 milioni di euro versati dallo Stato a fronte del progetto della “traversa di Pinzano”, non meno sconcertante è stata la ingannevole decisione di cambiare le carte in tavola per sviare l’indignazione popolare, ovvero di optare per un illusorio nuovo ponte munito di paratie. La decisione maturata senza uno straccio di progetto e con una delibera di giunta farlocca, non ha fatto a meno di essere accompagnata da un allarmismo del presidente della Regione volto a tacitare le critiche di chi, a suo dire, si rendeva colpevole di mettere a rischio la vita degli abitanti di Latisana. Al di là dello strumentale allarmismo, lo stato confusionale in cui si è venuto a trovare il vertice regionale ha dato vita alla creazione di un consesso di esperti da affiancare ai sindaci rivieraschi. Dodici super esperti che, innanzi alla Autorità di Bacino non hanno potuto fare altro che confermare ed ampliare le nostre perplessità nei confronti della “traversa di Dignano”. Perplessità che non hanno mancato di verbalizzare in due successive riunioni e che noi non abbiamo tardato di inviare alla Commissione Europea a conferma delle nostre critiche al progetto”. “La vicenda in questione, hanno concluso dal Comitato, non potrà non avere riflessi nella attitudini delle nostre popolazioni e di incidere sul rispetto dei diritti costituzionali a garanzia di una partecipazione attiva e consapevole. Al tempo stesso avrà un seguito in sede giurisdizionale. In sostanza è stato anche annunciato “perché sia fatta chiarezza sulle responsabilità e sulla distrazione dei fondi pubblici” un esposto alla Procura di Trieste, al Presidente della Repubblica e alla Procura Europea (EPPO).

Oltre gli attivisti del Comitato ambientalista era presente il Consigliere Regionale di Open Sinistra Fvg Furio Honsell che così ha commentato la vicenda: “Esprimo tutto l’apprezzamento per i promotori della Petizione al Parlamento europeo n. 0144/2025 (Sulla tutela del fiume Tagliamento da interventi invasivi) a difesa del fiume Tagliamento contro i confusi e inquietanti progetti della Regione FVG per sbarrare in caso di piena eccezionale il flusso del fiume. L’Ufficio petizioni ha accolto come legittima la petizione e ha promosso di condurre indagini presso varie commissioni tra cui quella dell’ambiente e della salute.
Come Open Sinistra FVG esprimiamo viva riconoscenza a questi autentici campioni di resistenza civile e partecipata che sono sempre più determinanti nell’affrontare le criticità di una politica ambientale troppo ambivalente e rischiosa.”

Link alla petizione  e al commento Ue