Lago di Cavazzo: obiettivo rinaturalizzazione e gestione comprensoriale
Rinaturalizzazione e promozione della fruibilità turistica del lago di Cavazzo, stato di attuazione della normativa regionale in materia e ipotesi di avvio di un percorso comune di respiro comprensoriale per la complessa gestione del bacino. Sono stati questi gli argomenti di cui si è discusso nel corso di una recente riunione convocata dal sindaco del Comune di Cavazzo Carnico Gianni Borghi alla quale hanno preso parte fra gli altri l’europarlamentare Elena Lizzi, il senatore Renzo Tondo, l’onorevole Aurelia Bubisutti, il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, i consiglieri regionali Mariagrazia Santoro e Luca Boschetti.
Durante l’incontro è stata analizzata la situazione di sofferenza del lago e si è condivisa, in primo luogo, la necessità di una seria e concreta iniziativa volta a promuovere la rinaturalizzazione del lago, utilizzato dagli anni ’50 come bacino di compenso del sistema di derivazione ex SADE. La normativa regionale in materia già fornisce indicazioni chiare su questo tema, che dovrebbero conseguentemente trovare fattiva attuazione.
Alla problematica di tipo ambientale si affianca quella, altrettanto importante e decisiva per il territorio, della fruibilità turistica del lago quale risorsa e polo di attrazione di un intero comprensorio, non limitato ai tre soli comuni bagnati dalle sue acque. Considerate la peculiarità del contesto e le relative problematiche unitamente all’inadeguatezza del livello di governo comunale di una situazione così articolata, è emersa l’esigenza di un approccio di più ampio respiro, almeno regionale, che porti all’elaborazione di una seria e lungimirante politica di sviluppo della “risorsa lago”. Si è condiviso, quindi, di sensibilizzare in primis la Regione a farsene carico. L’auspicio comune è giungere all’elaborazione di un realistico piano comprensoriale di valorizzazione che parta dal ripristino della naturalità e della fruibilità turistica del lago attribuendo a Regione, Comunità di montagna della Carnia e del Gemonese (rappresentata dai sindaci Revelant e Pisu) e Comuni del comprensorio una serie coordinata di interventi.
In un’ottica di approccio comprensoriale per la gestione del bacino e per sostenere le iniziative che vorrà intraprendere la Regione, si è deciso di costituire un gruppo di lavoro stabile al fine di garantire il necessario coordinamento tra gli enti comunali e sovracomunali coinvolti e interessati all’iniziativa. Al riguardo, già definite alcune proposte di azione e di metodo: la redazione di un documento comune (partendo da quello preparatorio predisposto in occasione dell’incontro), la promozione di una mozione trasversale da sottoporre al Consiglio regionale per affrontare la questione, la richiesta alla Regione di farsi parte attiva e guida, l’istituzione di una delegazione rappresentativa dei diversi livelli istituzionali coinvolti o interessati che porti alla nascita di un organismo stabile e giuridicamente formalizzato di coordinamento tra i diversi enti coinvolti (Regione, Cdm, Comuni). Ritenuto di fondamentale importanza anche il coordinamento nella pianificazione urbanistica delle aree suscettibili di infrastrutturazione, riqualificazione e sviluppo turistico. A conclusione dell’incontro, l’europarlamentare Lizzi ha esposto analiticamente le diverse linee di finanziamento attivabili in sede europea, mettendo anche in campo le risorse messe a sua disposizione dal Parlamento europeo. Si auspica che anche il PNRR, nella sua declinazione nazionale e regionale, possa costituire uno degli strumenti utili ad attuare gli interventi necessari. Il prossimo passaggio atteso è rappresentato dalla richiesta di audizione del gruppo di lavoro alla IV commissione del Consiglio regionale, su cui si sono impegnati i consiglieri Santoro e Boschetti.