Lingue minoritarie: Roberti, con nuova legge migliore progettualità
– “Con questa nuova norma puntiamo a incrementare il numero, finora piuttosto ristretto, delle associazioni che concorrono al beneficio dei contributi previsti dalla legge, favorendo così la promozione delle migliori progettualità. Perché per la Regione l’obiettivo è promuovere le lingue minoritarie e non le associazioni a esse collegate”.
Lo ha detto oggi a Trieste, a margine della seduta del Consiglio regionale, l’assessore regionale alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti commentando l’approvazione del ddl “Disposizioni per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche slovena, friulana e tedesca del Friuli Venezia Giulia. Modifiche alle leggi regionali 26/2007, 29/2007, 20/2009 e 13/2000”.
Come ha spiegato lo stesso Roberti, si tratta di una prima tranche di cambiamenti che vanno a rimodellare un impianto normativo obsoleto, semplificando di fatto l’attività dei sodalizi. A tal riguardo, sulla prevista istituzione dell’Albo delle associazioni della lingua friulana, l’assessore ha sottolineato che la strategia è quella dell’allargamento del coinvolgimento delle associazioni che operano sul territorio.
Per quel che riguarda i futuri passaggi del provvedimento, Roberti ha puntualizzato che il prossimo anno sarà dedicato alla redazione dei regolamenti e dei bandi con il supporto dell’Arlef (Agenzia regionale per la lingua friulana), mentre nel 2021 si passerà alla piena applicazione della norma.
“Un contributo importante – ha rimarcato l’assessore – verrà anche dalle Conferenze sulle lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia (sloveno, friulano e tedesco), con la prima già fissata per la primavera 2020”.
Prendendo spunto dal dibattito espresso in sede di Consiglio, Roberti, ribadendo l’impegno dell’Amministrazione regionale per tutte le lingue minoritarie, si è soffermato su quella friulana, ricordando l’istituzione del Teatro friulano “che prima non esisteva e per il quale abbiamo stanziato 150mila euro finalizzati all’inizio dell’attività, attribuendo un ruolo di primo piano ai Comuni i quali – ha concluso l’assessore – possono costituirsi nell’associazione che è parte fondante del progetto”.