Manzan, Autonomia Responsabile: «Stop alle ideologie: in politica serve concretezza»
Racconti, esperienze, aneddoti, ma anche spunti per il futuro. Mettete attorno a un tavolo un politico di lungo corso come Renzo Tondo e un giornalista di provate capacità come Toni Capuozzo, e il gioco è fatto. Il tempo scorre senza accorgersene e un pranzo conviviale diventa occasione di arricchimento personale. Al ristorante “Al Fogolar” di Verzegnis, Tondo ha accolto Capuozzo insieme al segretario regionale di Autonomia Responsabile Giulia Manzan e al coordinatore cittadino di Udine Sandro Bassi. Tra i temi trattati, il rapporto privilegiato con i Paesi esteri del Friuli Venezia Giulia, che oggi, con le prospettive date dal porto di Trieste, sta andando oltre la connotazione europea assumendo una valenza mondiale. «Ar ha sempre avuto una visione capace di andare al di là del locale – chiarisce Manzan – ed è per questo che abbiamo ascoltato con interesse gli spunti di un personaggio come Capuozzo, osservatore attento delle dinamiche nazionali e internazionali, capace di dare sempre un parere autorevole sugli accadimenti del nostro tempo». Manzan, in particolare, ha apprezzato soprattutto il riferimento fatto dall’ex vicedirettore del Tg5 alle ideologie, causa dei maggiori contrasti del ventesimo secolo: «Deve partire da noi giovani un percorso di superamento delle ideologie – conclude Manzan –. Dobbiamo guardare al futuro pensando alle cose concrete, mettendo in campo azioni utili allo sviluppo e alla crescita». Inevitabili, per Tondo e Capuozzo, i riferimenti ai retroscena della storia italiana e internazionale degli ultimi 30 anni: dall’epoca del garofano con Craxi e De Michelis fino alla situazione critica in Siria e in Algeria, passando per i temi dell’immigrazione e dell’Europa.