Mozione da tutta l’Opposizione: la Giunta regionale attivi analisi dettagliata delle attività della rete dei consultori familiari
“La maggioranza del Consiglio regionale ha bocciato irresponsabilmente la mozione dell’opposizione con cui, oltre a denunciare la chiusura di due consultori familiari a Trieste, si chiedeva il potenziamento dei servizi sociosanitari pubblici di prossimità.Alla mancanza di responsabilità, si aggiunge quella di cautela politica:la cittadinanza, ma soprattutto le donne, che hanno votato questa maggioranza sicuramente fanno parte di quelle schiere di utenti abbandonate dal sempre più inadeguato Servizio Sanitario Regionale che le ha private delle garanzie di salute e di cura alle quali hanno diritto. Abbiamo inteso reagire immediatamente a questa ennesima espressione di una politica che va in direzione ostinatamente contraria ai bisogni della popolazione. E’ necessario continuare a tenere ben in evidenza la gravità della questione.”
Lo dichiarano in una nota congiunta la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) e Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia), di concerto con i capigruppo dell’Opposizione consiliare Diego Moretti (PD) e Massimo Moretuzzo (PPA-CIV), con Rosaria Capozzi (M5S) e Furio Honsell (Sinistra Open FVG), annunciando il deposito di una mozione per ottenere dalla Giunta regionale un’analisi dettagliata delle attività della rete dei consultori familiari e una mappatura aggiornata ai fini del potenziamento e riqualificazione del servizio. La mozione è stata sottoscritta da tutti gli esponenti dell’Opposizione consiliare.
“ Chiediamo- entra nel dettaglio la nota – che l’Agenzia regionale per il coordinamento per la salute (ARCS) venga incaricata di progettare, programmare ed effettuare un monitoraggio e una successiva mappatura dei servizi afferenti alla tipologia Consultori familiari, quali indispensabili presidi di prossimità per la salute delle donne, degli adolescenti, delle famiglie, delle coppie.Viene di fatto richiesto un report, che ispezioni tutti i territori della Regione e tenga conto delle peculiarità demografiche, su quanto la legislazione vigente prevede in capo ai consultori familiari nell’ambito dell’assistenza territoriale ad accesso diretto, con l’erogazione di prestazioni, anche domiciliari,mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, ostetriche, psicologiche epsicoterapeutiche,infermieristiche,riabilitative,preventive.”
“I risultati di questo monitoraggio – aggiungono le consigliere e i consiglieri di Opposizione – riguarderanno tutti i cittadini, tutti in egual modo titolari del diritto costituzionalmente garantito alla salute. Si sottolinea infine che la Corte dei Conti ha rilevato l’inadeguatezza e la necessità di potenziamento della rete sanitaria territoriale, mettendo in luce, senza mezzi termini, che i sistemi sanitari non garantiscono più alla popolazione l’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie.”