Nasce in città una nuova associazione con l’intento di raccogliere idee e rilanciare il ruolo di Udine. Si chiama Sinergia Civica
Nasce in città una nuova associazione con l’intento dichiarato di raccogliere idee e rilanciare il ruolo di Udine. «Il tutto declinato al plurale, scrivono nella nota di presentazione, perché è così che vediamo il futuro: plurale, rispettoso dell’altro, inclusivo e partecipativo». Inutile dire che più si avvicina la scadenza elettorale per le comunali del 2023 e più il mondo politico e quello collaterale entra in fibrillazione. Al momento è “civismo” la parola più gettonata che parte evidentemente dalla considerazione della crisi dei partiti tradizionali che in molti ritengono incapaci di rappresentare in maniera adeguata le istanze dal basso, anche se il rischio di una frammentazione è quindi della inconcludenza diventa altissimo. In realtà la questione è diventata più complessa, oggi infatti, alla luce degli echi del rombo di cannone e delle enormi problematiche generali che già stanno investendo anche le “periferie”, l’idea che si possa reagire sotto le luci della ribalta di uno slogan tipo “piccolo e bello”, desta qualche perplessità, perchè le risposte cui si verrà chiamati a rispondere sono molto più complesse di quelle cui si poteva pensare solo una ventina di giorni fa. Comunque quando nasce un elemento di dibattito, soprattutto in una città mortificata dall’insipienza dell’attuale giunta comunale, è una buona notizia. Ed è proprio il fenomeno del civismo “tra passato, presente e prospettive future” che è il primo annunciato tema che verrà affrontato dal nuovo sodalizio culturale. Invitati a parlarne saranno i due consiglieri regionali Simona Liguori (Cittadini) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia). Così la presentazione ufficiale del neonato sodalizio, che ha scelto come proprio presidente Aurelio Ferrari, è in programma sabato prossimo 19 marzo alle 10.30 al Visionario di Udine (via Asquini 33). In sostanza per quello che definiscono, il “debutto in società”, Sinergia Civica ha organizzato un incontro-confronto proprio sul tema del civismo. «Un fenomeno – spiega il presidente dell’associazione – che negli ultimi anni si è sempre più sviluppato nelle città e nelle regioni e che vorremmo analizzare insieme per comprenderne le ragioni e gli sviluppi». Ma da chi è composta la neonata associazione? La risposta formale e ovviamente scontata nella sua enunciazione, arriva dalla nota emessa dalla neonata associazione: «Siamo semplici cittadini – spiega Aurelio Ferrari – che hanno a cuore Udine e il suo futuro e che vogliono costituire un gruppo di persone che, al di fuori delle ordinarie formazioni politiche, possano proporre e realizzare anche azioni concrete a beneficio della collettività, sia nel capoluogo friulano, ma non solo. Crediamo – prosegue – che le persone, prima di tutto, siano il motore del rinnovamento. Il nostro intento è quindi quello di creare una rete di soggetti che tornino a parlare di temi cari alla nostra città, come partecipazione giovanile, valori, integrazione, democrazia, ma anche di aspetti concreti, come sanità, istruzione, periferie, ambiente, qualità della vita, sviluppo economico e diritti civili. Insomma – continua il presidente – temi che due anni di pandemia sembrano aver messo a tacere, ma che invece crediamo debbano tornare prepotentemente nell’agenda cittadina. Con rispetto, partecipazione, accoglienza e soprattutto amore per la nostra città». A introdurre la mattinata oltre al presidente di Sinergia Civica, dipendente dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, ci saranno anche altri due rappresentanti dell’associazione, l’architetto Alessandra Furlan e Luca Sbrizzo, professionista nel settore dei servizi alla ristorazione. Per quanto riguarda il futuro, il presidente Aurelio Ferrari, resta vago: «Appena lanciata la nostra pagina Facebook – commenta Ferrari – abbiamo fin da subito riscosso un notevole interesse. Molte persone ci hanno contattato per chiederci i motivi e finalità della nostra associazione. Credo sia assolutamente normale – prosegue – ed è già un primo segnale di partecipazione». Inutile nascondere però che l’idea è quella di un nuovo soggetto politico, anche se Ferrari nega: «Non è questo l’intento, anche se più di qualcuno ce l’ha già chiesto. Lo scopo, al momento, è quello di sollecitare nuovamente la partecipazione e la discussione su temi cittadini. Non siamo solo noi a sentirne l’esigenza, ma moltissime persone con le quali ci confrontiamo quotidianamente. Se poi, questo, si tradurrà in altro non lo possiamo sapere. Dipenderà dagli stimoli che arriveranno». Comprensibile la prudenza ma i tempi, gli argomenti e alcuni soggetti in campo fanno pensare che l’obiettivo sia quello delle comunali. Dimostrazione è anche nell’annunciato programma. Spiegano nella nota: “Se il primo incontro di sabato verterà sul tema della partecipazione civica alla vita politica regionale e locale, sono già in cantiere i temi che l’associazione intende proporre e su cui discutere e confrontarsi. Si parlerà, dunque, del ruolo del Comune in tema di sanità, ovvero cosa può fare un’amministrazione pubblica per venire incontro alle esigenze dei cittadini in questo campo, ma anche le aspettative e le prospettive per le periferie, intese non più come semplici “dormitori”, ma come nuovi centri di aggregazione di servizi. Impossibile, poi, non affrontare il tema dell’integrazione, a maggior ragione dopo l’attuale conflitto ucraino, così come la partecipazione giovanile, con un sempre maggior coinvolgimento e voglia di partecipare alla vita attiva cittadina da parte dei giovani. A questi si aggiungono le tematiche ambientali, della qualità della vita, dello sviluppo economico e dei diritti civili delle persone. «Il tutto – conclude Ferrari – declinato al plurale, perché è così che vediamo il futuro: plurale, rispettoso dell’altro, inclusivo e partecipativo».