Presentata a Udine la petizione popolare “prima la salute”, al via la raccolta di firme

Sempre più spesso i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono costretti a mobilitarsi in difesa di diritti e per sovvertire scelte spesso catastrofiche o potenzialemnte dannose. Spesso è stato l’ambiente al centro delle giuste attenzioni di comitari e cittadini, oggi l’emergenza ha il nome salute.  È stata per questo presentata oggi alla stampa, nella sede della Regione di Udine, la petizione popolare “PRIMA LA SALUTE con obiettivi precisi e semplici ma che potrebbero davvero sovvertire i declino della sanità pubblica che scelte dissennate da parte della politica hanno provocato e non solo nel tempo recente. I punti qualificanti della proposta sono tre: garantire il rispetto dei tempi di attesa della sanità pubblica; garantire nei fatti il medico di medicina generale e la guardia medica a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia”. L’iniziativa, promossa dai Comitati “Io voglio l’ospedale a Cividale”, “Tutela della salute nelle Valli del Natisone”, “Gemonesi a difesa del San Michele”, “Pedemontana Viva Maniago” e “No tagli alla sanità Sacile” con il supporto dell’Associazione Diritti del Malato della provincia di Udine, vedrà quindi impegnati nelle piazze di tutto il Friuli Venezia Giulia decine di volontari nella raccolta delle firme a sostegno delle proposte contenute nel documento e rivolte al Consiglio regionale.

“Il nostro obiettivo – hanno spiegato i promotori – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute, questione centrale nella vita quotidiana di tutti noi. La sanità regionale è in grande difficoltà in vari settore e per molte ragioni. I problemi da affrontare sono tanti e al Consiglio regionale, attraverso questa petizione, chiederemo di affrontare e risolvere senza ulteriori tentennamenti le annose questioni legate alle lunghe liste d’attesa, alla carenza di medici di medicina generale e alla difficoltà del servizio di guardia medica. La petizione – hanno proseguito i promotori – propone di mettere in campo alcune azioni: attivarsi per agevolare le iscrizioni alle facoltà regionali di Medicina e ai corsi di medico di medicina generale e alla laurea infermieristica per sopperire a quella che è diventata ormai una cronica carenza di professionisti in Friuli Venezia Giulia; investire risorse economiche per valorizzare, potenziare e fidelizzare il personale sanitario negli Ospedali pubblici e nel territorio, evitando la fuga dei professionisti – formati grazie agli investimenti del sistema pubblico – nel settore privato; implementare tutte le misure necessarie, anche economiche, affinché si possano portare a lavorare in FVG le professionalità sanitarie che oggi non considerano attrattivo il servizio sanitario della nostra regione; attivarsi affinché le Aziende sanitarie applichino senza esitazione l’art. 12 della LR 26 marzo 2009 n. 7, che prevede il pagamento diretto da parte dell’azienda sanitaria delle prestazioni effettuate dal cittadino presso altre strutture qualora non siano rispettati i tempi previsti. Per quanto ci riguarda – hanno concluso i Comitati – continueremo la nostra azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica perché siamo convinti che una sanità migliore sia possibile e doverosa”. Presenti all’evento di presentazione delal petizione Franco Chiarandini per “Io voglio l’ospedale a Cividale”, Renato Osgnach per “Tutela della salute nelle Valli del Natisone”, Claudio Polano per “Gemonesi a difesa del San Michele”, Cesare Monea per “Pedemontana Viva Maniago”, Gianfranco Zuzzi per “No tagli sanità Sacile” e Gabriele Agrizzi per “Associazione Diritti del Malato” provincia di Udine.