Progetto Oriente – Occidente: La frontiera nel cinema e nella storia 1945-1954-2025

Con l’inaugurazione di ieri 9 maggio a Lubiana si è aperta ufficialmente la prima settimana di eventi tra Gorizia, Nova Gorica e Trieste del progetto pluriennale ORIENTE – OCCIDENTE La frontiera nel cinema e nella storia 1945-1954-2025 / VZHOD – ZAHOD Meja skozi film in zgodovino 1945-1954-2025, promosso dall’associazione Kinoatelje con numerosi partner e il sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Nelle tre città di confine dal 12 al 16 maggio la programmazione partirà fin dal mattino alternando proiezioni, conferenze e passeggiate cinematografiche per esplorare, attraverso la multiforme prospettiva delle immagini in movimento, ciò che è stata la vita sul confine italo-sloveno in un periodo di particolare rilevanza storica, politica e sociale. Nel goriziano si parte giovedì 12 maggio presso il Kulturni dom Nova Gorica, dove alle 15.30 gli storici Jože Pirjevec e Federico Tenca Montini (Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste) discuteranno sulla corsa per il confine dell’Alto Adriatico, mentre la sera si prospetta la proiezione del lungometraggio Trieste del regista France Štiglic (1951) – tutti gli eventi saranno bilingue.  Sul fronte italiano si parte venerdì 13 maggio al Palazzo del cinema di Gorizia dove si potranno vedere La città dolente di Mario Bonnard (1948), Cuori senza frontiere di Luigi Zampa (1950) e Il terzo uomo di Carol Reed (1949) introdotti dai critici cinematografici Alessandro Cuk, Carlo Gabercek, Riccardo Costantini e Paolo Caneppele. Nella tappa goriziana, tramite i documentari Non vogliamo il pane bianco di Jasna Hribernik e Our American Days di Chiara Barbo, si rifletterà su come la popolazione percepiva gli Alleati all’epoca: da una parte del confine si consideravano effettivamente tali mentre dall’altra erano visti come nemici.  Venerdì 13 alle 15.30, sempre al Kinemax, si entra nel vivo del simposio con il panel Guerra e pace: le ricadute sulla popolazione con una serie di studiosi e ricercatori: Raoul Pupo, Katia Pizzi, Katja Hrobat Virgolet e Kaja Širok. Da non perdere anche l’omaggio al regista Franco Giraldi in programma nella stessa giornata alle 18.00 con la proiezione dei suoi due documentari Trieste 1948 (1982), che incoraggia la riflessione storica sui drammatici eventi del 1948 attraverso una raccolta di testimonianze, e l’esordio dell’autore, Il Carso (1960), un cortometraggio recentemente restaurato. Sabato il programma inizia alle 16.00 al Kinemax dove si potranno esplorare diversi generi di cinegiornali nella sezione Capire la storia attraverso le immagini d’archivio introdotta da Tatjana Rezec Stibilj, storica e responsabile dell’Archivio della Repubblica di Slovenia. Il critico cinematografico Lorenzo Codelli introdurrà invece una serie di cinegiornali italiani dell’Archivio Storico Istituto Luce. Previsto anche un video intervento di Patrizia Cacciani, responsabile Ufficio studi, ricerche, didattica e biblioteca dell’Archivio Storico Istituto Luce – Cinecittà.

IL PROGRAMMA A TRIESTE

Anica Kužnik

Domenica e lunedì ci si sposta a Trieste, “città di spie” e set per diversi film del secondo Dopoguerra. Il primo evento in programma è una passeggiata cinematografica nelle location dove sono state girate delle “spy stories” (partenza dal cinema Ariston alle 17.00, a cura di Casa del cinema di Trieste). Alle 20.30 verrà riproposto il film Il terzo uomo introdotto da Paolo Caneppele, dell’Österreichisches Filmmuseum di Vienna. Lunedì 16 maggio alle 15.00, sempre al Cinema Ariston, dopo un saluto d’apertura il critico cinematografico Lorenzo Codelli introdurrà una serie di cinegiornali dell’Istituto Luce e, alle 15.30, Dunja Jelenković, (Università Ca’ Foscari, Venezia) terrà una lezione intitolata La battaglia cinematografica per l’Adriatico: film, frontiere e la crisi di Trieste. Alle 17.00 Tullia Catalan, (Dipartimento di studi umanistici, Università degli studi di Trieste) introdurrà invece l’Omaggio a Jan Morris con l’intervento di Derek Johns, agente letterario e biografo di Jan Morris. Si chiude con la visione di due lungometraggi (dalle 19.00): Trieste di France Štiglic introdotto dal critico Sergio Grmek Germani e Cuori senza frontiere di Luigi Zampa, preceduto dalle riflessioni di Alessandro Cuk, giornalista e critico cinematografico. La programmazione di questa prima parte del progetto è curata da Kinoatelje, La Cappella Underground e Slovenska kinoteka in collaborazione con il progetto europeo CBA TRIESTE – Cinematographic Battle for the Adriatic: Films, Borders and the Trieste Crisis (H2020 MSCA – Università Ca’ Foscari di Venezia) di Dunja Jelenković. L’iniziativa proseguirà fino al 2025 tra convegni, retrospettive, mostre, produzioni editoriali e audiovisive, opere di restauro e digitalizzazione, attività di formazione. Il tutto in collaborazione con istituzioni archivistiche come l’Istituto Luce, il Slovenski filmski arhiv pri Arhivu Republike Slovenije, e numerose cineteche slovene, italiane e straniere.