Promuovere e investire nella salute conviene: “ogni euro speso in prevenzione sanitaria genera 14 euro di ritorno”

Partecipazione e interesse per l’incontro promosso a Udine da Federsanità ANCI FVG, insieme a Piemonte, Veneto e ANCI Salute Lombardia.
“Ogni euro speso in prevenzione sanitaria genera 14 euro di ritorno. La spesa nella salute pubblica è 3-4 volte più produttiva dei trattamenti assistenziali” è stato questo in estrema sintesi, uno dei messaggi principali che il Silvio Brusaferro, già presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ordinario di Igiene generale e applicata del Dipartimento di Medicina dell’Università degli studi di Udine, ha portato all’affollato incontro pubblico “Il piacere di fare Comunità attive per la salute e il benessere a tutte le età. Buone pratiche, esperienze ed alleanze” che si è tenuto a Udine, in sala Ajace, promosso da Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, insieme a Piemonte e Veneto e ANCI Lombardia Salute, in collaborazione con ANCI FVG, Federfarma FVG e CREDIMA 360 società di mutuo soccorso, con il sostegno di Banca 360 e con il patrocinio del Consiglio regionale del FVG, del Comune di Udine e dell’Ordine dei Giornalisti FVG.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla salute ed equità sociale del Comune di Udine, Stefano Gasparin, dei presidenti di ANCI FVG, Dorino Favot, di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli, dell’Ordine dei Giornalisti FVG, Cristiano Degano, e di Federsanità ANCI del Veneto, Domenico Scibetta, e di ANCI Salute Lombardia, Massimo Giupponi, Silvio Brusaferro ha tenuto la relazione principale su “Salute e  benessere per le comunità: il contributo della sanità pubblica e dei sistemi sanitari regionali”, moderata da Paolo Mosanghini, vice direttore del Gruppo NEM con delega al Messaggero Veneto.
“La salute è determinata da molteplici fattori, fondamentalmente da dove viviamo, da come viviamo e anche dalle nostre scelte personali, che sono scelte anche della comunità di cui facciamo parte – ha evidenziato Brusaferro enunciando i dati raccolti su stili di vita, condizioni sociali, patologie -. Persone e comunità si influenzano reciprocamente e determinano in maniera molto significativa il livello di salute. La prima promozione della salute è proprio costruire le comunità, le relazioni, le reti tra le persone e fare scelte che riducano al massimo i rischi per la nostra salute. La prevenzione ci accompagna tutta la vita: inizia quando un essere umano viene concepito e termina quando lascia questa dimensione terrena. Non è mai troppo tardi per fare prevenzione, anche se quella che ha maggior impatto è quella nei più giovani”. Da cui il suo invito affinché i decisori politici investano in modo duraturo e permanente nella salute pubblica, a tutto vantaggio delle comunità. “Promuovere salute a tutte le età” significa praticare – spesso – abitudini semplici, ma fondamentali, quali ad esempio muoversi, camminare, controllare il peso, l’alimentazione, nonchè mantenere la socialità e buone relazioni, tutti elementi decisivi per garantire una buona qualità della vita”.
Da parte sua il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, presente al convegno assieme ai colleghi consiglieri Francesco Martines, Manuela Celotti, Moreno Lirutti, Serena Pellegrino e Simona Liguori, ha dichiarato: “Su questi argomenti dobbiamo mettere da parte le appartenenze politiche perché siamo tutti sulla stessa barca. Dobbiamo perciò partire dai dati demografici che ci parlano del positivo allungamento della durata della vita media, anche grazie ai risultati della ricerca scientifica. Ma questo comporta anche la crescita delle patologie croniche e degenerative e in generale di molte patologie per le quali praticare sani stili di vita può ridurre i rischi e favorire la qualità della vita. Un esempio il progetto regionale ‘10mila passi di salute’ che sta riscuotendo crescente successo e partecipazione e per il quale il confronto con le altre buone pratiche territoriali- presentate al convegno risulta di fondamentale e reciproca utilità”.
Il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli, dopo aver ringraziato la Regione – Direzione Salute – per la lungimiranza di aver avviato, nell’ottobre del 2018, questo “progetto di comunità” che parte “dal basso”, coordinato da Federsanità ANCI FVG  d’intesa con ANCI FVG – i Comuni e le associazioni locali e a cui oggi aderiscono 132 Comuni per 118 percorsi, ha richiamato il significativo lavoro di valutazione dei risultati- principalmente il “coinvolgimento attivo dei cittadini e degli amministratori locali” – a cura del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine. Oltre al benessere fisico il progetto, soprattutto tramite le passeggiate guidate da ASD “Sport & Fun”, laureati in scienze motorie, promuove anche la socialità e relazioni, insieme ai “gruppi di cammino” e alle associazioni che organizzano marce e camminate (es. Fiasp e UISP). Le altre esperienze, moderate da Mauro Durbano, vice presidente Federsanità ANCI Piemonte, vice sindaco di Ceresole reale (TO) e da Giorgio Siro Carniello, presidente CREDIMA 360 sms sono state: il progetto “P.A.S.S.I. Montani”, a cura di Federsanità ANCI Piemonte; per cui è intervenuta Nicoletta Bellin, direttore Consorzio intercomunale dei Servizi socio-assistenziali CISS 38 Cuorgnè Torino, “FVG in Movimento. Reti e alleanze sul territorio” con i contributi del sindaco di Sacile, Carlo Spagnol e Tiziana Del Fabbro, Federsanità ANCI FVG, e Paola Antonaz, Segretaria regionale di Federfarma FVG, sul ruolo delle farmacie per promuovere salute e prevenzione. Infine, per Federsanità ANCI Veneto sui progetti integrati per promuovere salute nella popolazione adulta e anziana” sono intervenuti Laura Brusamolin, responsabile Attività motoria Dipartimento Prevenzione ULSS 6 Euganea, Paolo Portesan, dirigente medico specialista Igiene e sanità pubblica dell’Azienda ULSS 5 Polesana, e Paola Pavan, dirigente medico, ULSS 5 Polesana, specialista in medicina dello sport, referente comunità attive-PP2. Per ANCI Salute Lombardia è intervenuta Tiziana Fanucchi dell’Azienda sanitaria Fatebenefratelli Sacco di Milano.
Molto interessanti anche i contributi e proposte dei rappresentanti delle diverse professioni: Anna Maria Bergamin Bracale, presidente dell’Ordine dei Medici di Udine; Stefano Giglio, presidente dell’Ordine degli infermieri di Udine; Cinzia Braida, presidente Albo assistenti sanitari FVG e Stefano Lazzer, coordinatore del Corso di laurea magistrale in Scienze Motorie, Dipartimento Medicina UniUd.

 

I commenti all’incontro

Serena Pellegrino: Le Comunità attive garantiscono un benessere sociale e ambientale

“Puntuale lo spaccato proposto questa mattina da FederSanità ANCI del FVG sull’indissolubile e imprescindibile connubio fra benessere ambientale e quello personale.” Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a margine del convegno presentato in sala Ajace a Udine dal titolo ‘Il piacere di fare Comunità Attive per la salute e il benessere a tutte le età’. “La prevenzione sanitaria va di pari passo con quella sociale, ovvero non è più procrastinabile la mancata loro relazione finalizzata alla salute e al benessere della nostra popolazione. L’occasione della Giornata Mondiale della Salute è stata importante per fare il punto, confrontando le politiche del nostro territorio con quelle del resto del paese. Costruire comunità attive – prosegue la Vice Presidente della IV Commissione – deve presupporre la presa in carico di tutta la popolazione, soprattutto dei più giovani e degli anziani che, risultando i 2 estremi della curva dell’età, costituiscono la fetta di popolazione che oggi è maggiormente in difficoltà. Bisogna potenziare la presa in carico delle persone e vigilare affinché non assumano stili di vita poco consoni e che rischiano di vederli non più autonomi e in salute. Come è emerso dal convegno, ogni euro speso per la prevenzione ne restituisce alla collettività ben quattordici. È un investimento di comunità, snodo critico, ma cruciale e luogo indispensabile per la salute e il benessere dei suoi abitanti. Il fattore ambientale è fondamentale: il legame tra salute dei cittadini e salute dell’ambiente è sempre più stretto ed è un valore assunto ormai da anni anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che riconosce anche quanto sia essenziale il ruolo che gioca la fruizione e l’attività fisica associata a quella culturale. Il ruolo delle associazioni e degli enti del terzo settore – conclude Pellegrino – può essere fondamentale se inserito in un contesto istituzionale che comprende la sua importanza e l’apporto sostanziale.”

 

Salute: Celotti (Pd), riprendere Piani di zona per sanità territoriale

«È necessario costruire alleanze salde tra sanità, enti locali, mondo sociale e Terzo settore per rafforzare i percorsi di prevenzione e i progetti che migliorano la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine. La strada per farlo deve passare attraverso i Piani di zona». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd), presente oggi al convegno organizzato da Federsanità Anci Fvg, Piemonte, Veneto e Anci Salute Lombardia questa mattina a Udine.

«È fondamentale – prosegue Celotti – che i luoghi del confronto fra questi diversi ma collegati mondi vengano riconosciuti e rafforzati, attivando percorsi di vera co-programmazione e poi di co-progettazione. Laddove le reti funzionano, infatti, è perché esiste un confronto serio fra i diversi interlocutori, con i Comuni che possono e devono giocare un ruolo fondamentale, anche perché una prevenzione vera dipende dalla qualità dell’ambiente e dagli investimenti su spazi e infrastrutture».

L’auspicio, dunque, conclude Celotti «è che anche in questa regione possa riprendere una nuova stagione dei Piani di zona e che le sedi del confronto, a partire dalla stessa Federsanità, possano essere trasversalmente riconosciute e usate per affrontare le sfide, grandi, che attendono la nostra comunità regionale».