Salute. La cronaca della III commissione secondo l’agenzia di stampa del Consiglio Regionale ( Acon)

Saranno oltre 16 milioni le risorse aggiuntive che la Regione metterà a disposizione del personale sanitario Fvg per obietivi definiti e raggiunti nel 2024, “un valore tre volte superiore a quanto previsto dal contratto” ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell’audizione, richiesta dalle Opposizioni, che la III Commissione, presieduta da Carlo Bolzonello (Fedriga presidente), ha dedicato alle Rar, ovvero le risorse aggiuntive regionali del comparto sanità.

L’iniziativa, partita da Roberto Cosolini, primo firmatario, da altri quattro esponenti del Pd (Francesco Martines, Manuela Celotti, Laura Fasiolo e Nicola Conficoni), da Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra, Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle e dai civici del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, Simona Liguori e Marco Putto, era volta a conoscere se esistano o se sono in corso di elaborazione delle linee guida regionali a cui le Aziende sanitarie debbano conformarsi per evitare disomogeneità di trattamento salariale del personale. I consiglieri chiedevano, inoltre, di conoscere gli importi destinati alle Rar nel 2024 e quali siano i criteri puntuali di merito che saranno adottati dalle Azienda sanitarie per allocarli.

Cosolini ha subito sottolineato il rischio che la perequazione, in assenza di un aumento di risorse, possa portare a un diffuso peggioramento nel trattamento economico, causando riduzioni in busta paga anche del 7% nel 2024 rispetto all’anno precedente. “Si parla di diminuzioni di retribuzione per il personale di Asugi del 60% e, se guardiamo al Burlo Garofolo, arriviamo anche al 67% – ha evidenziato il dem. La diffusa preoccupazione dei lavoratori, esplosa in un’agitazione sindacale, ha portato alla sottoscrizione di accordi ponte utilizzando fondi previsti per il 2024. Noi – ha aggiunto il consigliere del Pd – proponevamo un incremento organico di risorse, ma già a gennaio abbiamo preso atto che sarebbe stato necessario correre ai ripari”.

Entrando nel dettaglio, l’assessore Riccardi ha chiamato in causa la necessità di porre soluzione a un problema in seno al sistema. “Le Rar – ha spiegato – sono risorse che si aggiungono per obiettivi definiti e raggiunti, non un elemento fisso salariale. Il Friuli Venezia Giulia, stanziando oltre 16 milioni, più che triplica l’importo originariamente previsto per i contratti dei lavoratori. L’obbiettivo di questa manovra è di remunerare progettualità e aiutare anche nella fase di calibrazione del trattamento pensionistico”.

“Le risorse restano le stesse – ha continuato Riccardi – e il compito del sindacato deve essere conformato alla contrattazione senza mai sostituirsi al ruolo gestionale delle aziende. Nessuno è rimasto indietro e nessuno resterà indietro. Verificheremo se ci saranno davvero differenze salariali nelle paghe di marzo. L’accordo ponte con Asugi è gia stato firmato: le rispettive competenze sono state rispettate, non c’è stata alcuna compressione”.

Per il dem Conficoni, si è trattata di “una doppia vittoria del Pd. Avevamo chiesto la perequazione e nessuna penalizzazione del salario dei dipendenti in quanto da tempo sosteniamo la necessità di non perdere altro personale. A parità di anzianità, avevamo chiesto che l’organico avesse lo stesso trattamento economico. Anche se tale proposta era stata cassata, ora almeno si riconosce la bontà della nostra richiesta sulla perequazione. Sarà bene divulgare i numeri dello studio effettuato sui dati, così come richiesto dal presidente della III Commissione, Bolzonello. Resta da sapere quanto il personale ci abbia rimesso in questi anni, un problema che ha causato la fuga di lavoratori da un’Azienda all’altra della regione”.

Una volta stabilito che la chiosa sull’argomento spettasse al primo firmatario, ovvero Cosolini, dall’assessore non sono giunte altre informazioni nonostante le sollecitazioni di Honsell (“c’è stata ondivisione con i sindacati,per appianare le problematiche di un clima molto aspro?”) e Conficoni (“quali i criteri di merito per assegnare le Rar?”).

“Ricordo di aver preannunciato in Aula durante la discussione sull’ultimo Bilancio – ha quindi affermato Cosolini – che l’intervento della Regione sarebbe stato insufficiente. Il vecchio metodo delle Rar è da sempre perfettibile. Sono convinto che le criticità del sistema sanitario siano complesse, ma ritengo che la condivisione per la loro risoluzione sia un valore aggiunto e non peggiorativo. Ho qualche riserva di fondo sul fatto che, in un bilancio così florido, le perequazioni dovessero basarsi su un aumento e non su una riduzione. Per il comparto scendiamo del 7% e resto convinto che, con meno di due milioni per Asugi, compenseremo solo sei mesi. Va bene aver messo una pezza – ha concluso il dem – e i ragionamenti dell’assessore sono condivisibili, ma la manovra sui numeri è sbagliata”.

In chiusura di Commissione, però, il presidente Bolzonello ha inteso smentire quello che ha definito “un racconto non conforme alla realtà da parte delle Opposizioni. Durante questa legislatura sono stati risolti problemi che erano in ballo da tanti anni rispetto al trattamento equitario del personale sanitario”.