Sindaco Happy De Toni inciampa sui binari e il Pd di Udine è costretto a ribadire che sulla questione passaggi a livello la delega è già chiara
Non sono bei segnali quelli che arrivano dalla politica cittadina soprattutto dalla maggioranza di centrosinistra che appare sempre più incerta non tanto sulle singole questioni ma sul modo di affrontarle. Il sindaco De Toni ormai soprannominato “happy sindic” che tante incertezze aveva destato all’atto delle designazione a candidato, è ormai impegnato “felicemente” a mantenere alta la sua immagine di “potente fra i potenti”, non perdendo alcuna occasione per pavoneggiarsi con vari pezzi da 90 o presunti tali. Scatti opportunity con Fedriga e & soci soprattutto, non perdendo occasione di mostrarsi sorridente ad ogni lente elettronica che e possa valorizzare la sua figura addobbata dalla fascia tricolore. De Toni ha evidentemente già dimenticato di sedere sullo scranno di primo cittadino grazie al voto degli udinesi e anche degli aderenti ai partiti che volevano reale discontinuità dal passato disastroso della giunta Fontanini. Così oggi nella maggioranza serpeggiano i malumori. A rendere plastica la situazione un episodio che temiamo si possa ripetere, almeno finché De Toni non perderà la sua abitudine di comportarsi da “magnifico gran mogol” e non da sindaco che deve mediare ed ascoltare chi lo sostiene. Il riferimento è al paradossale incarico all’ex senatore leghista Mario Pittoni (non appartenente alla maggioranza) di gestire la vicenda della dismissione dei passaggi a livello in città che da anni sono irrisolto problema. Ebbene ieri erano arrivati i distinguo dell’ala di sinistra della maggioranza con una nota di Alleanza Verdi che, sull’incarico annunciato pubblicamente dal leghista Pittoni, chiedevano lumi. Ora considerando che l’ex senatore del Carroccio è certamente persona seria e non certo un millantatore, è chiaro risponda a verità la sua dichiarazione di aver avuto allegro incarico dal “sindic” di occuparsi della vicenda passaggi a livello. Devono esserne convinti anche dal Pd cittadino e relativo gruppo consiliare che oggi hanno emesso una nota che cerca di recuperare l’inciampo del sindaco, ma che è in maniera inequivocabile mette il sigillo che qualcosa dalle parti di Palazzo D’Aronco non funzioni. Il sindaco sembra aver mal interpretato il suo ruolo o quantomeno quello del rapporto con la sua maggioranza, costretta a ribadire di avere un ruolo. Scrivono il segretario del Pd di Udine, Rudi Buset, e il capogruppo del gruppo consiliare del Pd, Iacopo Cainero: “La soppressione della tratta ferroviaria che divide a metà Udine è un punto certo e centrale del percorso amministrativo. Sui passaggi a livello ribadiamo che della delega è titolare il consigliere Mansi e durante questi mesi, con lui e in costante e piena collaborazione con il sindaco, abbiamo iniziato a definire un percorso per definire la soluzione del problema. E proprio in vista di questo esito, promuoviamo l’impegno di tutti i livelli amministrativi”. Lo dichiarano il segretario del Pd di Udine, Rudi Buset, e il capogruppo del gruppo consiliare del Pd, Iacopo Cainero. “Le audizioni informali portate avanti dal sindaco e dal consigliere delegato Mansi – aggiungono gli esponenti dem – verranno poi istituzionalizzate nella commissione Territorio e ambiente, hanno l’obiettivo di coinvolgere tutti i soggetti che possono contribuire alla risoluzione del problema. Mentre apprezziamo i contributi di tutti, incluso quello dell’ex senatore Pittoni, abbiamo fiducia e sosteniamo il lavoro del consigliere Mansi che – concludono Buset e Cainero – ha competenze e passione necessarie per affrontare una criticità annosa”.
Comune di Udine: Europa Verde e Furio Honsell sui passaggi a livello in città