Stabilità: Gruppo Pd, Fedriga arrogante con Comuni, a Udine elemosina. Felice resterà comunque felice e sorridente in favor d’obiettivo?
«A fronte di uno stanziamento di 150 milioni complessivi per finanziare gli interventi pubblici dei Comuni, a Udine viene concessa solo l’elemosina. Così la giunta Fedriga conferma il suo atteggiamento arrogante che vuole i sindaci proni, in fila e con il cappello in mano». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Massimiliano Pozzo, Francesco Martines, Manuela Celotti e Massimo Mentil commentando l’emendamento alla legge di Stabilità attraverso il quale la Giunta finanzia il sistema della concertazione con gli enti locali e il pacchetto di interventi per il rilancio. Spigano i consiglieri: «L’emendamento infilato all’ultimo minuto nella manovra dalla Giunta, conferma una linea non nuova per il centrodestra che governa la Regione e che già in passato il Pd ha contestato.
Nella ripartizione della mole di denaro stanziata, Udine, capoluogo di quel Friuli riconosciuto nei giorni scorsi come miglior territorio d’Italia per la qualità della vita, prima della rinomata provincia di Trento, riceve solo 2,7 milioni per la sistemazione della scuola elementare Dante. In questo modo la Regione umilia Udine: basti pensare che Pordenone e Trieste ricevono notevoli risorse in più, a conferma che evidentemente il metro è dato dall’appartenenza politica. Come se non esistesse null’altro al di fuori dalla legittima sistemazione di una scuola, come se non ci fossero cantieri (con altrettanto peso) da realizzare, come se non contasse un’opera come, per esempio, la ciclovia Alpe Adria Fvg1, di straordinaria importanza nell’ottica del continuo sviluppo turistico di tutto il territorio friulano viste le migliaia di presenze, anche e soprattutto dall’estero, che si registrano ogni anno. Udine non ha alcun dazio da pagare e l’umiliazione a un’amministrazione è un’umiliazione per tutto il territorio». Bisogna dire che queste informazioni dovrebbero essere ben evidenziate al Sindaco di Udine Felice De Toni che magari capisca con chi ha a che fare quando “felicemente” e sorridentemente scodinzolante si presta ad ogni comparsata con i papaveri del centrodestra. Certo la rappresentanza istituzionale va onorata, ma c’è modo e modo, gli suggeriremmo, ma invitiamo soprattutto il Pd a farglielo presente, di riguardare nella storia i comportamenti tenuti da ben altri esponenti del centrosinistra. Rispetto al finanziamento ai Comuni anche Patto per l’Autonomia, in particolare il consigliere Marco Putto, ha evidenziato più in generale come il comportamento della giunta Fedriga è funzionale a favorire i comuni a gestione centrodestra e penalizzare quelli del centrosinistra. “Nell’area pordenonese, spiega Putto, vediamo negate risorse ai comuni di Chions alla sua terza richiesta di 900 mila euro per una scuola, di San Vito al Tagliamento, per 350 mila euro destinati all’Istituto Comprensivo, di Sesto al Reghena per il rifacimento di un incrocio stradale da 600 mila euro, e quello San Martino al Tagliamento per 1.948 mila euro destinati alla Casa di comunità. Tutti esclusi dal maxi emendamento dal valore complessivo di 110 milioni di euro per una scelta puramente politica: alla guida di questi municipi vi sono infatti giunte di centrosinistra”. Dal punto di vista politico una decisione grave, che a fronte di esigenze reiteratamente avanzate, vede esclusi questi comuni solo per il colore politico opposto a quello che guida la Regione.