Trieste Convention Center, svolta post-pandemia: 15 mila presenze nel 2022, decolla l’attività e aumenta il capitale
Un aumento di capitale finalizzato allo sviluppo della congressistica, il conto economico 2022 che si prospetta già migliorativo rispetto alle previsioni post- Covid, due nuove assunzioni nel 2023, il potenziamento dell’attività fieristica. Sono gli elementi che caratterizzeranno l’Assemblea dei Soci di Trieste Convention Center (TCC), la società di gestione della nuova struttura edificata in Porto Vecchio, convocata per il prossimo 9 novembre. All’ordine del giorno l’approvazione dell’aumento di capitale, che era già stata prevista e deliberata per 500 mila euro nel giugno 2021, e che il CdA di TCC propone d’incrementare per un pari importo e quindi fino a un milione di euro, per supportare adeguatamente lo sviluppo dell’attività congressuale. Attività ripartita (o meglio partita da zero, a parte di un paio di eventi negli anni precedenti) nel maggio di quest’anno con la cessazione delle restrizioni Covid, i cui decreti avevano vietato a più riprese lo svolgimento di convegni in presenza e fiere. L’aumento di capitale sarà proposto ai soci esistenti, con possibile prelazione agli stessi delle quote eventualmente inoptate. Attualmente la compagine sociale è composta da Assicurazioni Generali (40%), illycaffè (12%), Trieste Valley (11%) e da altri 60 soci rappresentativi della comunità economica triestina e regionale, tra i quali Acegas e Swg. Avviata lo scorso maggio con Olio Capitale, la rassegna fieristica organizzata dalla Camera di Commercio (con cui TCC ha allacciato uno stretto rapporto di collaborazione), l’attività del Centro si è rapidamente sviluppata ed è decollata subito dopo l’estate, con un denso piano di eventi: tra gli altri, numerosi importanti convegni medico-scientifici, il Barcolana See Summit e, dal 27 al 29 ottobre prossimi, TriestEspresso Expo, la rassegna del caffè organizzata dalla Camera di commercio, giunta alla decima edizione. Il Centro sarà intensamente occupato sino a prima di Natale. Le richieste e prenotazioni per il 2023 e 2024 sono già molto numerose e prefigurano uno sviluppo accelerato delle attività, destinate a superare le previsioni del nuovo piano post-pandemia 2022-24, approvato alla fine dello scorso anno. Anche per tale ragione la società ha programmato due nuove assunzioni all’inizio del 2023. Sotto il profilo economico il piano pluriennale post-Covid prevede il raggiungimento dell’utile di bilancio nel 2024, con una perdita prevista nel 2022 (anno di avviamento con soli otto mesi di ricavi a causa della pandemia) e un netto miglioramento nel 2023. I risultati a fine settembre prospettano già risultati migliori rispetto al primo scenario post-Covid, con un margine lordo prima di ammortamenti e interessi (Ebitda) positivo per circa 600 mila euro. In ulteriore chiave di sviluppo futuro, si è anche aperto un confronto con le istituzioni interessate (in particolare il Comune di Trieste, legato a TCC da uno stretto rapporto di partenariato, e la Camera di Commercio) per un ulteriore rafforzamento dell’attività e delle infrastrutture fieristiche. «Usciti dall’emergenza Covid, la partenza e lo sviluppo delle attività stanno superando le aspettative conseguenti alla pandemia – osserva il Presidente di TCC Roberto Morelli -. Il centro congressi piace per la sua qualità, per la sua posizione e perché piace Trieste, come si è visto in occasione di eventi di grande contenuto come il Sea Summit collegato a Barcolana. I piani di sviluppo sono realistici e credibili. Il centro congressi è in grado di diventare il cuore del futuro porto vecchio ed è già l’attrattore di un turismo di qualità che trasferisce i suoi benefici sul tessuto cittadino. In soli otto mesi di attività, è stimabile che a fine anno TCC tra congressi e fiere avrà condotto a Trieste non meno di 15 mila persone, molte delle quali torneranno con le famiglie per visitarla».