Udine: ambulatori di quartiere si raddoppia, due giorni di apertura a settimana anziché uno
Dall’11 settembre gli ambulatori di quartiere diventeranno più accessibili. Lo ha deciso la Giunta del Comune di Udine che in accordo con la Croce Rossa Italiana ha adottato un provvedimento volto a raddoppiare i giorni di apertura per gli utenti nei 7 punti a disposizione della cittadinanza.
Gli ambulatori di quartiere, collocati in sei sedi delle circoscrizioni oltre che nella sede della CRI in Via Pastrengo, offrono un servizio sanitario di base, con la possibilità di una visita da parte di un infermiere, la misurazione di alcuni parametri come pressione e glicemia, la somministrazione di farmaci per via intramuscolare o sottocutanea e offrono un servizio di ascolto, consulenza, prenotazione di esami oltre che di educazione sanitaria e prevenzione. Un presidio di salute realizzato sotto la precedente amministrazione che fino ad adesso era organizzato con l’apertura dell’ambulatorio per tre ore a settimana, a turno. Secondo i dati raccolti dall’unità organizzativa Progetti Speciali e Accoglienza fino ad ora il servizio ha raccolto circa 150 accessi al mese divisi nei 7 punti, una media quindi di circa 5 persone per ogni giorno di apertura.
Dall’11 settembre il Comune ha deciso di ampliare il progetto raddoppiando i giorni in cui gli ambulatori apriranno le porte. Ad esempio l’ambulatorio di Via Martignacco 146, presso la 2° Circoscrizione, sarà aperto dalle 8.30 alle 10.30 del lunedì e dalle 11 alle 13 del giovedì. L’ambulatorio di via Cussignacco sarà invece operativo dalle 11 alle 13 del lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 10.30. Il martedì dalle 8.30 alle 10.30 sarà disponibile la sede di Viale Forze Armate, che sarà aperta anche venerdì dalle 15 alle 17. A Paderno gli infermieri potranno essere raggiunti il martedì dalle 11 alle 13 e il giovedì dalle 8.30 alle 10.30. In via Joppi (sempre circoscrizione 2°) l’apertura è garantita il mercoledì dalle 15 alle 17 e il venerdì dalle 11 alle 13. Stessi giorni anche per l’ambulatorio di via Pradamano con orari 11- 13 per il mercoledì e 8.30-10.30 per il venerdì.
La sede CRI di via Pastrengo rimarrà disponibile nella giornata di sabato dalle 15 alle 17.
Il progetto si inserisce in un percorso di revisione e razionalizzazione del servizio ai cittadini, nell’ottica anche della prossima attuazione della riforma regionale che introduce il cosiddetto “Infermiere di Comunità”. Una sperimentazione già attiva nella Bassa ma che dovrà essere operativa in tutta la Regione entro il 2025. La normativa regionale, che farà riferimento alle aziende sanitarie, prevede infatti la figura di un infermiere “di quartiere” che lavorerà a stretto contatto con assistenti sociali e altri servizi di prossimità messi in campo da vari enti, fra cui il Comune stesso. Secondo la norma il progetto prevede la presenza di un infermiere ogni 3.000 abitanti.
Nel contempo per aiutare in particolare le persone anziane, sole e fragili, nello svolgimento delle incombenze quotidiane, è stato potenziato da parte del Comune il servizio di trasporto e accompagnamento, includendo anche adulti fragili, obbligati a svolgere cicli di terapie mediche senza riferimenti parentali. Inoltre è stato introdotto il servizio di telecompagnia effettuato da volontari per contrastare la solitudine e l’isolamento sociale degli anziani. In ultimo è stato attivato anche un primo servizio di sostegno psicologico a domicilio. Le richieste complessive giunte agli uffici afferenti al progetto No alla Solit’Udine sono state 1683 solo nel primo semestre del 2023.