Zalukar: Piano emergenza al palo, sempre più critici i soccorsi in Fvg. Riccardi, novità assoluta, scarica le colpe sugli alberi della tempesta Vaia
Che il sistema regionale dell’emergenza-urgenza mostri da tempo delle criticità è sotto gli occhi di tutti. A parlare è il consigliere regionale del gruppo misto Walter Zalukar, e non mi riferisco solo all’eccessiva lunghezza dei tempi di soccorso che occupa purtroppo la cronaca quotidiana, ma anche alla fase ospedaliera della rete di emergenza che registra lunghi tempi di attesa e affollamento dei Pronto Soccorso. Inoltre, è bene ricordare come già con la Giunta Serracchiani ci sia stato un depauperamento dei servizi di emergenza in tutta la regione e in particolare nelle aree montane. Il Piano regionale Emergenza-Urgenza (PEU), che già non brillava per efficacia delle azioni indicate, è ormai anche datato, essendo stato approvato sette anni fa. C’è estremo bisogno di un nuovo PEU che revisioni il sistema mettendo mano a tutto quello che oggettivamente non funziona. Ma oggi apprendiamo dai giornali che la presentazione del Piano è slittata al 31 ottobre. Nonostante l’Assessore Riccardi avesse sottolineato già nel maggio 2021 che il PEU “è al primo posto fra le azioni da attuare”, dopo un anno ancora nulla e arriva l’ennesimo rinvio.
Per questo l’altra settimana ho presentato una mozione in Consiglio Regionale per impegnare la Giunta a fare qualcosa di concreto su questo tema, che impatta pesantemente sulla salute e sicurezza dei cittadini. Avendo il sospetto che il PEU si fosse arenato e visto che la progettazione non sembra essere la materia prediletta di questa amministrazione, ho voluto indicare delle direttrici su cui il nuovo dovrebbe fondarsi: l’assetto dipartimentale, le centrali operative su base provinciale, il rafforzamento della dotazione di personale, il ruolo integrativo e non sostitutivo del volontariato, l’appropriato utilizzo dell’elisoccorso, il ripristino dei presidi di soccorso in ambito montano, ecc. Certo, sono indicazioni più stringenti rispetto alle consuete mozioni, al fine di dare un contributo per superare questa impasse programmatoria. Come di consueto la maggioranza ha votato compattamente contro questa mozione, forse senza coglierne appieno i contenuti e per fare quadrato a difesa dell’Assessore alla Salute. Stupisce la pazienza e la perseveranza delle forze politiche di maggioranza nell’accordare tanto credito ad un Assessore sotto il cui governo sono ferme intere aree della sanità: il PEU, la Rete Oncologica, le Liste di Attesa. Che ora si chiami a scusante non solo il COVID, già troppo abusato, ma addirittura la tempesta VAIA sembra imbarazzante, quasi che gli alberi spazzati via dal vento fossero corresponsabili dei ritardi di pianificazione.