8 marzo: l’USB dell’Isontino proclama lo sciopero generale

USB proclama anche per l’Isontino, una giornata di sciopero generale indetto a livello nazionale dalla Confederazione per tutte le categorie pubbliche e private, in risposta all’appello del Movimento transfemminista Non Una Di Meno.

In un Paese con il tasso di occupazione femminile tra i più bassi in Europa continuano ad essere migliaia e migliaia le donne (45 mila nel solo 2022) costrette a lasciare il lavoro per dedicarsi al lavoro di cura in assenza di un welfare universale, impedendo così alle donne quell’autonomia economica senza la quale ogni possibilità di fuoriuscita dalla violenza domestica diviene impossibile.

Il governo Meloni, nonostante la retorica della “donna e madre”, ha ulteriormente aggravato le disuguaglianze sociali intervenendo sulle pensioni, abolendo il reddito di cittadinanza, tagliando asili nido e fondi per i centri antiviolenza, chiudendo i consultori.

Ma c’è un altro aspetto che ci riguarda molto da vicino nella nostra attività sindacale ed è il numero crescente di discriminazioni, molestie e ricatti contro le donne e di genere che avvengono quotidianamente nei posti di lavoro, pubblici e privati.

Quest’anno lo sciopero generale non può non portare con sé un forte portato di solidarietà per il popolo palestinese; la richiesta di un cessate il fuoco immediato e permanente e la liberazione della Palestina. E rinnovare la rivendicazione di uno stop all’invio di armi in Ucraina e di un ritiro immediato del nostro paese da ogni teatro di guerra.