Corso di 400 ore per formare medici all’emergenza? Anestesisti e rianimatori del Fvg duramente polemici con la Regione
“In un contesto di progressivo scadimento e dequalificazione del nostro Servizio Sanitario regionale recentemente certificato da un impietoso report di uno dei più prestigiosi Istituti italiani, ARCS azienda zero della Regione Fvg estrae dal cilindro delle genialate del 2022 la riapertura in pompa magna del Corso MET, corso regionale teorico-pratico per il conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale, corso che in 400 ore di pura teoria e irrisoria pratica avrebbe la presunzione di formare ed addestrare medici neolaureati o freelance alla gestione dell’emergenza preospedaliera”. Così in una nota piccata AAROI EMAC FVG l’Organizzazione Sindacale dei Medici di Anestesia e Rianimazione. “In considerazione del fatto che il sistema di emergenza-urgenza già da tempo in questa regione viene dequalificato, snaturato e svenduto a enti e professionalità non in grado di erogare e mantenere un servizio di qualità e sicurezza per i cittadini, risulta preoccupante il progetto regionale di mandare trattare e gestire le condizioni di salute più gravi, rapidamente evolventi e pericolose per i nostri cittadini, giovani colleghi lanciati allo sbaraglio con un “corsetto Bignami” di 400 ore in materie così delicate e difficili, laddove oggi i professionisti che si occupano di questo ambito escono da un percorso universitario di 5 anni di vera pratica ed integrazione nei Dipartimenti Ospedalieri di Emergenza Urgenza. Quanti cittadini di questa regione salirebbero su un Boeing 737 sapendo che il pilota ha fatto solamente un corso di 400 ore al simulatore e non è mai salito su un vero aereo??? I nostri politici no sicuramente…. E’ questa la qualità del nostro SSR? Il 118 regionale già svenduto ad enti privati e cooperative, già massacrato da una riforma regionale fallimentare ed in attesa di pirotecnici inattuabili cambiamenti, NON ha bisogno di medici con formazione farlocca che rischiano invece di essere letteralmente lanciati sulla prima linea dei PPI e dei Pronto Soccorso regionali dove nessuno vuole più lavorare. La riapertura oggi di questo surrogato ultra-ristretto di formazione che la regione FVG per più di 20anni ha deciso correttamente di non utilizzare, rappresenta l’ennesimo segnale di grave ed estrema incapacità a programmare e gestire i corretti percorsi di qualità del SSR, dimostra estrema inefficienza e confusione nel reperire le corrette risorse per un sistema sanitario sicuro ed adeguato e conferma l’inconsistenza di ARCS ente regionale senza ruolo e senza autorevolezza. Due anni fa il Direttore Centrale Salute e l’Assessore avevano correttamente bocciato e bloccato questo corso, oggi il Direttore Generale di ARCS dimostra nuovamente di muoversi come libero battitore fregandosene della storia di questa regione e peggio ancora del parere dei tecnici. Nessun anestesista rianimatore di questa Regione si presterà a fare lezione/tutoraggio o a dare ospitalità/supporto/partecipazione a qualsiasi forma di percorso pseudo-formativo come questo proposto da ARCS, ribadendo che l’unica formazione possibile di qualità, certificata, autorevole è quella che si svolge nelle Scuole di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione e Medicina di Emergenza Urgenza dei Nostri Atenei regionali. Questo in primis a garanzia della salute e sicurezza dei nostri utenti-pazienti. La Direzione di ARCS, se non vuole essere responsabile della deriva e dello scadimento di qualità anche di questo ambito di SSR, ascolti l’accorato appello di più di 100 medici Specializzandi dei nostri Atenei che chiedono il blocco di questo inutile corso, dopo inutili proclami metta in atto una seria riforma del Sistema di Emergenza Urgenza Regionale che sia valorizzante ed attrattivo e si faccia piuttosto carico della promozione di percorsi formativi seri ed accreditati incentivando e promuovendo l’iscrizione alle Scuole di Specialità. Questi giovani medici specializzandi sono quelli che già da due anni stanno reggendo con sacrificio e passione assieme a Noi il SSR e rappresentano il futuro professionale di qualità di questa Regione. Ai giovani colleghi neolaureati ed ai colleghi in cerca di certificazioni serie e spendibili sconsigliamo vivamente di regalare ad ARCS, 1000 euro di iscrizione per avere un pezzo di carta che rischia di dare false sicurezze, di esporli a rischi professionali e che non dà una preparazione neanche minimamente sufficiente per poter affrontare situazioni gravi e critiche come quelle che si incontrano quotidianamente nell’emergenza urgenza”. In allegato la lettera di qualche giorno fa a firma di 107 medici specializzandi delle Università di Udine e Trieste a Polimeni e per conoscenza all’Amministrazione regionale ed ai due Magnifici Rettori COMUNICATO SPECIALIZZANDI