Friulisera ne aveva scritto da novembre 2020, la trasmissione “Report” parla dei rifiuti illegali spediti dall’Italia in Tunisia

Rifiuti italiani clandestinamente seppelliti in Tunisia, la notizia, taciuta dalla maggior parte dei media italiani, non meraviglia, dato che il traffico illecito di rifiuti speciali ai paesi africani è certificato da molte inchieste giornalistiche e, citandone una su tutte, fu probabilmente la causa dell’omicidio mai chiarito della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, era il 20 marzo 1994, 25 anni fa, quando la giornalista furono uccisi a colpi di kalashnikov a poca distanza dall’ambasciata italiana di Mogadiscio, in Somalia. …. Si apriva così la nostra inchiesta pubblicata il 19 novembre dello scorso anno riprendendo le notizie che provenivano dalla Tunisia e che i media italiani non sembravano avere l’intensione di trattare. Ma questa sera la trasmissione d’inchiesta Rai “Report” tratterà la vicenda in un sevizio dal titolo “Terra Felix” e ne siamo contenti dato che le denunce della trasmissione Rai hanno innegabilmente una eco nazionale che noi non potremmo vai avere e nostro obiettivo è che prevalga la legalità al malaffare. Bisogna dire però che nel “lancio” della trasmissione viene detta una inesattezza, cioè che in Italia nessuno ne aveva parlato. Non solo noi di FriuliSera ma anche alcuni blog “ambientalisti” avevano rilanciato la notizia proveniente dall’altra sponda del Mediterraneo. Ma quale è con esattezza la vicenda: si tratta di un traffico clandestino ed illegale di rifiuti, provenienti dall’Italia e, in particolare dalla Campania, e che include rifiuti speciali pericolosi (quali quelli ospedalieri) scoperto in Tunisia dalle autorità doganali. Si tratta di  282 containers pieni di rifiuti italiani bloccati e sequestrati nel porto di Sousse. Sui documenti di trasporto appariva che i containers contenessero «rifiuti di plastica riciclabile» ma in realtà la natura del contenuto era molto diversa. Il portavoce della Dogana tunisina, Haythem Zannad, aveva dichiarato alla stampa locale che « grazie alla sua organizzazione i rifiuti non sono stati sepolti in Tunisia». La vicenda che ha provocato e dimissioni e non solo, del ministro all’ambiente di Tunisi l’abbiamo proseguita a raccontare anche dopo che l’amministratore delegato della società campana investita dall’inchiesta ci aveva mandato una lettera dai contenuti discutibilmente intimidatori. Questi una parte dei nostri articoli, buona lettura

https://friulisera.it/rifiuti-italiani-clandestinamente-seppelliti-in-tunisia-scandalo-taciuto/

https://friulisera.it/traffico-di-rifiuti-tricolori-nel-mediterraneo-arrestato-ministro-dellambiente-in-tunisia/

https://friulisera.it/presunti-traffici-di-rifiuti-con-la-tunisia-la-societa-di-salerno-che-ha-spedito-12mila-tonnellate-di-rifiuti-scarica-le-responsabilita-sulla-regione-campania/

https://friulisera.it/traffici-di-rifiuti-fra-itali-e-tunisia-dopo-gli-arresti-eccellenti-a-tunisi-anche-la-procura-di-salerno-apre-un-fascicolo/