Sanità: Spitaleri, grave silenzio Fedriga su “caso De Monte”. “Tecnici coprono gravi responsabilità politiche”
“Quasi sgomenti prendiamo atto del silenzio totale del presidente della Regione su un caso nazionale che ferisce la sanità FVG. È l’ennesima defaillance dopo la nave lazzaretto, dopo il licenziamento del medico dissenziente, dopo la fuga dei direttori generali di ARCS e ASUFC, dopo il caos totale su tracciamento e risorse ai Dipartimenti di Prevenzione, dopo i continui conflitti con le Organizzazioni Sindacali, dopo il mancato pagamento degli straordinari al personale sanitario, dopo le querelle con i medici di medicina generale, dopo l’evidente assenza di programmazione in capo ad ARCS su liste d’attesa e interventi, dopo i letti ‘fantasma’ della terapia intensiva”. Così il componente della commissione Paritetica Stato-Fvg e membro della Direzione regionale Pd Fvg Salvatore Spitaleri.
“Siamo al ‘caso De Monte’ e Fedriga tace. È normale? – si chiede Spitaleri, per il quale “sorge un sospetto: la profetica frase di Riccardi ‘sulle decisioni tecniche decidono i tecnici, non spetta al Consiglio regionale né alla Giunta intervenire’, serve forse a usare il capo espiatorio De Monte (e Tonutti) per coprire la gravissima responsabilità politica, di indirizzo e controllo che spetta all’assessore delegato. Lui – sottolinea – ha scelto e voluto quei tecnici, a quei tecnici, se non ha suggerito o avallato, non ha certo fatto evitare illegittimità ed errori”.
“De Monte ha ‘peccato’ per non aver difeso i suoi collaboratori e colleghi – spiega l’esponente dem – ha sbagliato mancando di trasparenza sulla sua vaccinazione, ha erroneamente chiesto o accettato l’intervento di una ‘manina’ che cancellasse l’art. 97 della Costituzione per una direzione di una Struttura importante della sanità messa a concorso solo due mesi fa. Ma il tema vero – puntualizza Spitaleri – nel silenzio ostentato del presidente Fedriga, non sfugge ormai a nessuno: l’assessore Riccardi è in grado di guidare la sanità del FVG?”.
“In occasione della Festa della Repubblica e di una audizione impegnativa avanti alla terza Commissione del Consiglio regionale – aggiunge Spitaleri – si starà certo riflettendo sul senso dell’art 97 della Costituzione: ‘I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge’. E – conclude – se ne trarranno le conclusioni?”.